Lunedì 29 Aprile 2024

L'addio alla figlia di Alexander Dugin a Mosca. Lavorv: nessuna pietà per chi l'ha uccisa

Kiev: "Attentati organizzati dai servizi russi per influenzare l'opinione pubblica". Lavrov: "Nessuna pietà per gli attentatori"

Roma, 23 agosto 2022 - Tensioni sempre più forti tra Ucraina e Russia dopo l'attentato che sabato ha ucciso Darya Dugina, la figlia di 30 anni del consigliere di Putin ultranazionalista Alexander Dugin. Stamattina a Mosca si sono celebrati i funerali della 30enne giornalista alla presenza delle più alte autorità e con la partecipazione dei maggiori media russi, mentre da una parte proseguono le azioni di guerra sul territorio ucraino e dall'alto si apre un altro fronte con scambi di accuse, strumentalizzazioni e depistaggi sulle responsabilità dell'uccisione con un'autobomba della figlia dell'ideologo nazionalista Dugin.  

Il sindaco di Dnipro: "Missili sulle nostre case"

Stamattina il sindaco di Dnipro, cittadina nell'Ucraina centro-meridionale, Borys Filatov, ha denunciato un attacco con missili da parte dei russi che ha colpito delle abitazioni civili. Secondo quanto riferisce il quotidiano britannico The Guardian il sindaco ha scritto sulla sua pagina Facebbok un avviso ai suoi cittadini: "State al coperto, ci sono missili caduti su alcune case". Non è la prima volta dall'inizio del conflitto che Dnipro è stata oggetto di attacchi missilistici russi a lungo raggio.

Kiev: "Ci aspettiamo altri attacchi terroristici dei servizi russi"

Il capo del consiglio per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina, Oleksiy Danilov, ha affermato con un tweet di aspettarsi che i servizi di sicurezza russi organizzino una serie di attacchi terroristici nelle città russe, provocando un gran numero di vittime civili. Secondo Danilov l'omicidio di Darya Dugina è stato il primo di questa strategia della tensione architettata dall'Fsb (Servizio federale di sicurezza russo) per influenzare l'opinione pubblica perché "il sostegno alla guerra sta calando in Russia — si legge nel tweet —. Il Cremlino ha bisogno della mobilitazione pubblica. L'Fsb organizzerà una serie di attacchi terroristici nelle città russe con tante vittime civili. Dugina è la prima. A differenza della Russia, l'Ucraina non è in guerra con i civili".

Il funerale di Darya Dugina

Opposta la posizione del servizio di sicurezza russo Fsb che a sua volta ha accusato i servizi segreti ucraini di essere i mandanti dell'attentato che ha ucciso Darya Dugina. Intanto questa mattina, alle presenza delle più alte autorità russe è stato dato l'addio alla 30enne figlia di Alexander Dugin che lavorava come giornalista e commentatrice nei media nazionalisti. Plenipotenziari e amici della vittima sono passati davanti alla bara di legno scuro sormontata da una grande foto in bianco e nero di Darya, in una sala del centro televisivo di Mosca per deporre fiori e porgere le condoglianze ai suoi genitori che erano seduti vicino al feretro.

Lavrov: "Nessuna pietà"

Mentre mercoledì ricorre il sesto anniversario di quella che la Russia chiama "perazione militare speciale" in Ucraina, l'uccisione di Dugina ha suscitato nell'élite politica di Mosca appelli alla vendetta. L'ambasciata statunitense a Kiev paventa la possibilità che aumentino gli attacchi militari russi, invitando i propri connazionali a lasciare il paese. Konstantin Malofeyev, amico della famiglia di Dugin e ricco magnate d'affari ultranazionalista, ha dato voce al pensiero di molti politici russi salutando Darya Dugina come una martire, la cui morte "ha reso ancora più importante per la Russia vincere la guerra contro l'Ucraina". Anche Alexander Dugin ha preso la parola affermando che la figlia "è morta per la Russia, nella madrepatria, al fronte che non è in Ucraina, ma qui". É intervenuto anche il ministro degli Esteri Sergei Lavrov: la Russia non avrà "nessuna pietà" per gli attentatori di Darya Dugina.