Giovedì 2 Maggio 2024

Ronaldo e il presunto stupro, l'avvocato: "La polizia di Las Vegas ha perso le prove"

Il legale della modella dice che sono spariti i vestiti che la donna indossava la sera dell'incontro a Las Vegas, poi consegnati agli agenti. Il caso si sgonfia, CR7 trascina la Juve alla vittoria, la madre lo incoraggia La Juve passa anche a Udine

Cristiano Ronaldo con la modella Kathryn Mayorga (Ansa)

Cristiano Ronaldo con la modella Kathryn Mayorga (Ansa)

New York, 6 ottobre 2018 - Colpo di scena sul caso del presunto stupro che avrebbe commesso Cristiano Ronaldo ai danni di una modella. Le prove, incredibile ma vero, sono andate perse. Così ha dichiarato a Der Spiegel l'avvocato Leslie Mark Stovall, il legale della donna che sostiene di aver subito un assalto di Ronaldo. Le dichiarazioni rilasciate dalla sua assistita, Kathryn Mayorga, alla polizia, sono sparite. Così come non esistono più il vestito e la biancheria intima che la donna indossava la sera del presunto assalto, a Las Vegas nel giugno del 2009, e che aveva consegnato agli agenti, come prova.

La Juve passa anche a Udine

Il settimanale tedesco aveva rivelato che l’avvocato di Ronaldo, Carlos Osorio de Castro, mise insieme un team di prim’ordine, forse per limitare i danni che potevano derivare da un presunto scandalo: c’erano un brillante detective privato, due avvocati portoghesi, un famoso studio legale di Londra, lo Schilling, un altro studio legale di celebrities californiano, Lavely & Singer, un noto avvocato di Las Vegas, Richard Wright, e un medico legale. Tutti insieme dovevano documentare nel dettaglio quando Mayorga usciva di casa e con chi, dove mangiava, quanto beveva. Ora la notizia che le prove, se mai ci sono state, sono sparite nel nulla, alimenta forti dubbi sullo spessore della notizia.

“È giusto che Cristiano Ronaldo venga protetto, perché è un momento delicato, ma lui è concentrato per fare bene”. Così Massimiliano Allegri parlando dell’attaccante passato questa estate alla Juventus, messo alla berlina sull’onda del #metoo dalla modella americana presso una corte del Nevada. “Vedo Cristiano sereno”, aggiunge il tecnico bianconero. CR7, come viene soprannominato il campione citando le sue iniziali, ha firmato una rete sull’Udinese nel primo tempo, e trascinato la Juve verso la vittoria nel campo della squadra friulana.

La Nike intanto si è detta profondamente preoccupata da quelle che ha definito “inquietanti accuse” di stupro rivolte a Cristiano Ronaldo, asso del calcio portoghese. CR7 ha categoricamente smentito di aver aggredito sessualmente la modella americana in una stanza di albergo a Las Vegas quasi dieci anni fa. La nota diffusa dal colosso dell’abbigliamento americano è il primo intervento di uno dei principali partner commerciali del giocatore da quando la bomba mediatica è scoppiata sabato. La Nike ha messo sotto contratto Ronaldo alla fine del 2016 per una sponsorizzazione a vita, un investimento, a quanto trapela, da oltre 860 milioni di euro

Da parte sua Kathryn Mayorga conferma la versione secondo la quale è stata violentata al Palms Casino Resort di Las Vegas da Cristiano Ronaldo ed è diventata, a causa di quell’episodio, “una donna fragile, vittima di depressione, che negli anni ha avuto pensieri di suicidio, con danni emotivi e mentali”. I legali parlano di “nove anni difficili per la donna, con abuso di alcol,   difficoltà nel mantenere rapporti personali e lavorativi”. Ronaldo si è difeso su twitter negando l’esistenza di una indagine su di lui in Nevada. “Lo stupro è un crimine abominevole che va contro tutto quello che sono e in cui credo - ha scritto - Non voglio alimentare lo spettacolo mediatico montato da chi vuole promuoversi a mie spese e la mia coscienza mi permetterà di aspettare l’esito di qualsiasi indagine”.

All’epoca la donna aveva denunciato uno stupro alla polizia e si era sottoposta a un esame medico, ma non aveva fatto il nome di Ronaldo, citando soltanto “un noto giocatore di calcio”. L’iter giudiziario si era interrotto e Mayorga aveva accettato un accordo economico, ricevendo 375mila dollari in cambio di riservatezza assoluta sui presunti fatti o sull’accordo, così come la rinuncia a qualsiasi altra azione. Nella sua denuncia, il 27 settembre, la donna aveva affermato che questo accordo era da considerarsi nullo. Ma la notizia della insussistenza di prove nei confronti della star del calcio internazionale potrebbe pesare in maniera determinante sulla vicenda, che perde di credibilità.

Un incoraggiamento rivolto all’attaccante è venuto dalla madre, Maria Dolores Alveiro, che ha rivolto un saluto affettuoso al ragazzo, su Instagram: “Buona fortuna figlio, anche alla tua squadra, perché insieme siamo più forti. Forza Juventus“. Un post che ha raccolto centinaia di commenti. Ronaldo ha incassato anche l’appoggio della Yamamay, che ha confermato piena fiducia nel giocatore, testimonial dell’azienda. CR7 è icona del marchio di biancheria intima, le sue foto in boxer sono il leit motiv della campagna che vede per protagonista proprio il Pallone d’Oro.