Giovedì 18 Aprile 2024

La Cina imporrà una no-fly zone a nord di Taiwan. Taipei: “Vogliono essere pronti a scatenarci la guerra”

Il presidente cinese Xi: “Le forze armate si preparino a combattimenti veri”. Wu: “I leader cinesi ci penseranno due volte prima di decidere di usare la forza”

La Cina impone una no-fly zone a nord di Taiwan (Ansa)

La Cina impone una no-fly zone a nord di Taiwan (Ansa)

Roma, 12 aprile 2023 – Sale la tensione tra la Cina e Taiwan. Secondo quanto affermato dal ministero dei Trasporti di Taipei, la Cina imporrà una no fly zone a nord di Taiwan per il 16 aprile, in concomitanza con “attività spaziali”.

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Il presidente cinese, Xi Jinping, ha fatto appello alle forze armate perché “rafforzino l'addestramento in direzione di combattimenti veri”. Xi ha parlato in occasione di un'ispezione navale, dopo i tre giorni di esercitazione aero-navale attorno all'isola di Taiwan.

E per Taiwan la minaccia è reale, tanto che in un’esclusiva alla Cnn il ministro degli Esteri di Taipei, Joseph Wu, ha dichiarato che la Cina “sembra stia provando a essere pronta a scatenare la guerra contro Taiwan”, e l'isola “deve prepararsi”. Dopo tre giorni e passa di manovre militari tutte attorno all'isola, con simulazione di attacchi di precisione, il ministro ha espresso la sua ferma condanna. L'intelligence Usa ritiene che Xi Jinping abbia ordinato ai militari di essere pronti all'invasione per il 2027. Wu ha risposto: “I leader cinesi ci penseranno due volte prima di decidere di usare la forza contro Taiwan”, ma Taiwan deve essere semplicemente preparata”. 

Pechino ha lanciato la sua minacciosa manovra aero-navale attorno a Taiwan dopo una visita del presidente Tsai Ing-wen negli Stati Uniti, dove ha incontrato diversi parlamentari. Alla domanda di Cnn se la visita sia costata troppo a Taipei, il ministro Wu ha risposto: “La Cina non può prescrivere come Taiwan faccia le sue amicizie. E la Cina non può dettare come i nostri amici vogliano aiutare Taiwan”. Il presidente francese Macron nei giorni scorsi sulla sua visita a Pechino e l'incontro con Xi ha detto che “il paradosso sarebbe se, sopraffatti dal panico, credessimo di essere solo seguaci dell'America”. La domanda “a cui gli europei devono rispondere è: è nel nostro interesse accelerare una crisi su Taiwan? No. La cosa peggiore sarebbe pensare che noi europei dobbiamo diventare seguaci di questo argomento e prendere spunto dall'agenda degli Stati Uniti e da una reazione eccessiva cinese”. Il ministro degli Esteri taiwanese a questo ha risposto: «Stiamo ancora cercando di capire cosa abbia detto e cosa voglia dire per il governo francese», aggiungendo che il governo di Parigi «ha mostrato sostegno a Taiwan”.