Mercoledì 24 Aprile 2024

Cimici dei letti invadono i rifugi alpini. Sacco a pelo nel microonde o si resta fuori

Tedeschi e austriaci sono già alle prese con i fastidiosi insetti. La Svizzera corre ai ripari, ma ci sono già i primi casi

Cimici dei letti (Newpress)

Cimici dei letti (Newpress)

Berna, 17 luglio 2019  - Le cimici dei letti stanno invadendo le montagne austriache e tedesche. Ma anche la Svizzera è in preallarme, spiega Bruno Lüthi, responsabile per le capanne presso il Club alpino elvetico (Cas):  "Non è ancora scattato l'allarme cimici, come invece è accaduto in Germania e Austria. Finora la cimice dei letti non è ancora un grosso problema", solo pochi casi. 

Cosa che invece non posso dire oltre confine: chi vuole passare la notte nel rifugio Knorrhütte, sulla via per la Zugspitze, la montagna più alta della Germania con i suoi 2962 metri, deve far passare il sacco a pelo in un forno a microonde situato all'ingresso dell'edificio di montagna. E secondo l'agenzia di stampa tedesca Dpa non sarebbe la sola struttura a richiedere la singolare disinfestazione in alta montagna per gli zaini degli ospiti.

In Austria la settimana scorsa si è ricorsi ai cani per cercare le cimici tra coperte e letti nei rifugi. Quindi in Svizzera non dormono tranquilli al pensiero che l'invasione di animaletti possa arrivare anche da loro, anche se certi rimedi estremi finora non sono stati necessari sulle montagne elvetiche. Secondo Lüthi la spiegazione starebbe nel fatto che le capanne svizzere si trovano più in alto e quindi meno frequentate da un pubblico vasto e internazionale.

Sta di fatto che qualcosa però è già successo nel Paese: il rifugio privato Cabane de Prafleuri, nel Vallese, nella zona della Grande Dixence, è stato chiuso la settimana scorsa a causa proprio degli odiosi insettini, e rimarrà chiuso per 14 giorni. 

Gli svizzeri quindi sono in allerta, e per precauzione, il Cas ha diffuso indicazioni con opuscoli simili a quelli dell'ufficio federale tedesco dell'ambiente. Ma i rifugi non sono tenuti a segnalare un'infestazione. "Speriamo, tuttavia, che vi sia un'informazione aperte e onesta, in modo da poter avvertire le altre strutture", conclude sospirando Lüthi.

Le cimici dei letti non proliferano per mancanza di igiene, e non è stato dimostrato che possano trasmettere agenti patogeni agli esseri umani. Resta il fatto che qualcuno può essere allergico alle punture, e comunque sono insetti fastidiosi, e decisamente poco graditi dai turisti. Ma è una dura battaglia, la prevenzione è quasi impossibile, e ci si accorge della loro presenza quando qualcuno presenta già le prime punture. Non si vedono, si muovono di notte e si nascondono nelle fenditure di giorno. 

Secondo gli esperti l'unica soluzione è un ambiente riscaldato ad almeno 50-60 gradi. Cuscini e lenzuola vanno lavati a 60 gradi e con molto detersivo. Se no, si può provare a mettere la biancheria in sacchetti di plastica a meno 12 gradi nel refrigeratore. Ma, come ricordano dai rifugi, forse il loro incubo peggiore, le cimici del letto resistono ai freddi invernali, e non muoiono, prospettando il rischio rischiando così che i fastidiosi insetti mettano le tende fino alla stagione sciistica.