Sabato 14 Settembre 2024
GIOVANNI
Esteri

Allarme antisemitismo. Attaccata sinagoga nel sud della Francia. Catturato l’attentatore

Cresce l’allerta nel Paese. Il presidente Macron: "Combatteremo uniti". Condanna trasversale da destra e da sinistra. L’imbarazzo di Mélenchon.

Allarme antisemitismo. Attaccata sinagoga nel sud della Francia. Catturato l’attentatore

Cresce l’allerta nel Paese. Il presidente Macron: "Combatteremo uniti". Condanna trasversale da destra e da sinistra. L’imbarazzo di Mélenchon.

Serafini

Un’esplosione e un incendio alle 8 di mattina, davanti alla sinagoga “Beth Yaacov” della Grande-Motte, comune di 34 mila abitanti nel sud della Camargue: è l’ennesimo attacco antisemita in questa Francia che dai tempi di Alfred Dreyfus a oggi ha sempre avuto un problema con gli ebrei. Un agente della polizia municipale è rimasto ferito, in modo non grave; indenni le cinque persone, fra cui il rabbino, che si trovavano all’interno della sinagoga per pregare in occasione del giorno di shabbat.

"Si tratta di un attacco terroristico. La Francia combatterà unita contro l’antisemitismo", ha dichiarato il presidente Emmanuel Macron. "Ancora una volta i nostri connazionali ebrei vengono presi di mira", ha aggiunto il primo ministro Gabriel Attal, che si è recato sul posto insieme con il ministro degli Interni Gérald Darmanin. Gli inquirenti dell’antiterrorismo, cui è stata affidata l’inchiesta, hanno visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza: mostrano un individuo che lancia bombole di gas all’interno di due veicoli parcheggiati davanti alla sinagoga e appicca quindi il fuoco provocando l’esplosione. L’uomo aveva in pugno un’arma, probabilmente una calibro 9. Indossava a mo’ di cintura una bandiera palestinese e come copricapo una kefiah rossaa L’epilogo verso le 23 e 30 di ieri: l’uomo è stato individuato in un appartamento di Nimes. Sono intervenuti i reparti speciali di intervento del BRI-Nat e il servizio di elite del RAID. L’uomo è stato ferito a più riprese dai colpi sparati dai poliziotti che l’avevano localizzato all’ultimo piano di un palazzo. Affidato ai soccorritori, non è in pericolo di vita.

"Non ci sono dubbi sulle motivazioni antisemite di questo gesto", ha commentato il sindaco della Grande-Motte, Stéphan Rossignol. Indignazione è stata espressa dai principali rappresentanti politici, di destra e di sinistra, ma con sfumature diverse: con toni più accesi da parte della destra e più imbarazzati da parte della sinistra, in particolare dalla France Insoumise di Mélenchon. Per Bruno Retailleau, capogruppo dei Républicains al Senato, "bisogna combattere senza pietà coloro che animano moralmente i terroristi con discorsi di odio contro Israele" (allusione proprio a Mélenchon, più volte accusato di antisemitismo dai suoi detrattori). "Un attacco inaccettabile e indicibile", ha detto Marine Le Pen. "Dal 7 ottobre assistiamo a violenze contro gli ebrei di cui è in gran parte responsabile l’estrema sinistra che fa di loro il capro espiatorio mondiale", incalza Eric Ciotti. A sinistra Raphael Glucksmann parla di "flagello" cui la democrazia deve rispondere con forza, mentre Mélenchon si limita a ricordare che "laicità e libertà di coscienza sono figlie della libertà di culto".

Aldilà delle dichiarazioni resta il fatto che le manifestazioni di odio e di violenza antisemita sono sempre più numerose in Francia. Le statistiche del ministero degli Interni sono perentorie: 589 casi nel 2021, 436 nel 2022, ben 1676 nel 2023, mentre nei primi sei mesi del 2024 siamo già a quota 970. "L’inquietudine cresce a dismisura nella nostra comunità. Gli ebrei di Francia hanno paura, non si sentono più al sicuro, temono di essere aggrediti perfino in casa. Questo malessere profondo, che esiste da decenni, ha toccato il massimo livello dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre scorso", dice Jonathan Arfi, presidente del Crif, Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche francesi. "Ci sono genitori che non vogliono più portare i figli a scuola, che evitano contatti coi vicini, che tolgono il nome dalla cassetta delle lettere, che preferiscono non indossare la kippa quando escono". È da ricordare che la comunità ebraica francese è la più numerosa d’Europa: 448mila persone, contro 118mila in Germania, 47mila in Ungheria, 29mila in Belgio e 27mila in Italia.