Juneau, 25 febbraio 2020 - Cinque giovani turisti italiani soccorsi in Alaska. I 5 nostri connazionali sono stati costretti a chiedere aiuto di ritorno dall'aver visitato il famoso 142, il vecchio autobus "Magic bus" abbandonato dove nel 1992 morì Christopher McCandless, il giovane protagonista del romanzo di Jon Krakauer, tradotto sul grande schermo da Sean Penn con il film "Into the wild" del 2007.
Uno dei ragazzi aveva un principio di congelamento ai piedi, ma avrebbero tutti rischiato di morire se non fossero accorsi in loro aiuto i poliziotti locali con le motoslitte, che li hanno recuperati e portati al sicuro, come spiega l'Associated Press.
L'Alaska è un luogo selvaggio, da non prendere alla leggera, e proprio il turistico 'pellegrinaggio' al bus magico, situato vicino all'ingresso del Parco Nazionale e della Riserva di Denali, in passato aveva fatto delle vittime tra i curiosi. A luglio una coppia di sposini bielorussi era annegata: i due erano stati trascinati via dal fiume nel tentativo di raggiungere il famoso bus-cimelio. Da allora le autorità locali stanno valuntando di trasferire in una zona più accessibile ai visitatori l'autobus dove aveva vissuto in un viaggio post-laurea in Alaska McCandless, prima di morire per un frutto selvatico velenoso.
I cinque italiani, affascinati dalla vera storia del giovane ragazzo della Virginia, che da solo aveva sfidato la natura selvaggia, però hanno trovato non poche difficoltà. Dopo una notte passata in tenda, nel campo allestito dai ragazzi a pochi chilometri dal bus, con temperature che erano scese fino a 10 gradi sotto zero, stamane i giovani hanno lanciato l'allarme con il telefono satellitare. I cinque sono stati raggiunti dagli Alaska State Troopers: l'italiano semi-assiderato sta ricevedo cure a Fairbanks, e le sue condizioni non sono gravi, gli altri compagni d'avventura sono stati ospitati da amici a Healy.