Mercoledì 24 Aprile 2024

Aereo caduto Etiopia, i piloti hanno paura: stop a quegli aerei

Molte compagnie fermano il modello di Boeing precipitato due volte in 5 mesi

Rottami del Boeing 737 Max 8 dell'Ethiopian Airlines (Ansa Ap)

Rottami del Boeing 737 Max 8 dell'Ethiopian Airlines (Ansa Ap)

Roma, 12 marzo 2019 - Cina, Etiopia, Indonesia, Mongolia, Isole Cayman e una compagnia sudafricana, la Comair hanno deciso di lasciare precauzionalmente a terra tutti i loro Boeing 737 Max 8. Un terzo della flotta mondiale di 350 velivoli di questo tipo – ben 96 gli aerei a terra nella sola Cina – è stato fermato dopo i problemi al software anti-stallo che hanno causato la caduta dell’aereo della indonesiana Lion Air il 29 ottobre scorso e che probabilmente hanno determinato la caduta anche del volo della Ethiopian Airlines in cui ieri sono morte 157 persone, tra cui otto italiani. Alcuni testimoni hanno riferito a Reuters tv che l’aereo era in fiamme già in volo, il che potrebbe far supporre una spiegazione diversa rispetto al problema di software che va per la maggiore, ma solo le indagini delle autorità aeronautiche diranno una parola chiara e definitiva. Certo è che le compagnie americane invece continueranno a volare. American Airlines e United hanno ribadito che l’aereo è sicuro. E così l’autorità di controllo.   «Il Boeing 737 Max 8 – ha detto ieri la Federal Administration Aviation – resta idoneo al volo. Se identificheremo un problema che riguarda la sicurezza, la Faa agirà immediatamente e con azioni appropriate». Salvo poi far sapere di aver richiesto a Boeing «delle modifiche, da apportare non più tardi di aprile, che riguardano, tra l’altro, il software anti stallo e il sistema di manovra». Modifiche che riguardano anche il 737 Max9. Niente blocco. comunque, anche per le compagnie europee, compresa Air Italy (ex Meridiana) che ha tre velivoli di questo tipo (e altri 17 prenotati). «Dalle verifiche condotte – osserva l’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – si conferma che il vettore italiano opera in piena osservanza delle prescrizioni operative emesse dal costruttore Boeing e approvate dalla Federal Aviation Administration».

Ma i piloti non ci stanno. «Abbiamo richiesto all’Enac – osserva l’Associazione Nazionale Piloti – di intervenire sulle compagnie italiane che hanno in uso questa tipologia di aeromobile, mettendo a terra le macchine e facendo i controlli necessari», mentre i sindacati della compagnia richiedono «che vengano fornite azioni dettagliate sulle azioni concrete mese in atto perché venga garantita la sicurezza».   Duri anche i consumatori che chiedono all’Enac di sospendere immediatamente, a titolo precauzionale i voli del Boeing 737 Max 8. L’Europa – nell’Ue sono operativi 55 di questi velivoli, utilizzati da 12 operatori – è però estremamente restia. «L’Agenzia europea per la sicurezza aerea – ha riferito a Bruxelles il portavoce della Commissione responsabile per i Trasporti, Enrico Brivio – è in contatto con le autorità impegnate nelle indagini sull’incidente di Addis Abeba, valuterà i rischi e deciderà sulla base delle informazioni ricevute». Il principio di precauzione può attendere.   Essenziale sarà la lettura delle scatole nere che sono state entrambe recuperate. Boeing attende con il fiato sospeso e ha rinviato la presentazione del 777X, in programma domani. Ieri il titolo è crollato a Wall Street, perdendo fino a 12,8 punti e poi risalendo a -6%. La Boeing ha assicurato che che sta «prendendo ogni misura per capire in pieno tutti gli aspetti dell’incidente, lavorando in stretto contatto con i team investigativi e tutte le Authority coinvolte». Secondo indiscrezioni Boeing starebbe anche lavorando per verificare possibili modifiche al software, rendendolo meno ‘brusco’ e facilmente disattivabile. Probabilmente, una scelta più che opportuna dopo così tanti morti.