Martedì 30 Aprile 2024

Abiy Ahmed Ali, chi è il Nobel per la pace preferito a Greta Thunberg

Il primo ministro dell’Etiopia non è stato solo l’artefice dello storico accordo di pace con l’Eritrea. Con molte riforme innovative è riuscito a rivoluzionare il suo Paese

Abiy Ahmed, premier etiope Nobel per la pace 2019

Abiy Ahmed, premier etiope Nobel per la pace 2019

Roma, 11 ottobre 2019 – In molti avrebbero voluto che vincesse Greta Thunberg, ma a volte anche i favoriti devono farsi da parte. Abiy Ahmed Ali, primo ministro etiope, è il Premio Nobel per la Pace 2019. Il suo merito? Quello di essere riuscito a concludere uno storico accordo di pace con l’Eritrea, dopo quasi trent’anni di conflitti e ostilità. Ma vediamo nel dettaglio chi è e cosa ha fatto il primo ministro dell’Etiopia. Abiy Ahmed Ali, 43 anni, è premier dal 2 aprile 2018. Già ministro della Scienza e della Tecnologia, ma anche capo della cyber security del Paese, Ahmed è stato uno dei politici più innovativi che l’Etiopia abbia mai conosciuto. Dopo aver formato un gabinetto di metà uomini e metà donne, il primo ministro è stato protagonista di numerose riforme: ha fatto scarcerare migliaia di prigionieri politici, legalizzato i partiti d’opposizione e allentato la censura.

Ahmed, poi, è famoso in tutto il mondo per l'iniziativa "Green legacy": in meno di un giorno ha fatto piantare 350 milioni di alberi per ricreare il patrimonio forestale, nell'ambito della campagna #4BillionTrees:

Per quanto riguarda il conflitto con l’Eritrea, combattutosi tra il 1998 e il 2000 (ma mai formalmente concluso), il primo ministro Ahmed ha scelto di accettare il verdetto dell’arbitrato internazionale del 2002, che riconosceva alla capitale dell’Eritrea, Asmara, il territorio conteso di Badme. Da qui è stato possibile avviare le prime trattative di pace, firmate poi nell’estate del 2018. L’accordo, oltre ad aver significato la fine di una lunghissima serie di ostilità, ha comportato la riapertura dei confini, delle ambasciate e il ripristino dei voli tra Addis Abeba e Asmara. Anche la storia personale del premier è un simbolo di profondo cambiamento. Nato da una famiglia mista di cristiani e musulmani nella regione dell’Oromia, Ahmed è stato il primo capo di governo oromo, ovvero di un’etnia molto diffusa in Etiopia ma anche molto discriminata politicamente e culturalmente. Nonostante ciò, il premier non è diventato un simbolo di riscatto per la sua etnia. Ha preferito piuttosto farsi portavoce di unità e pacificazione tra tutti i vari gruppi che vivono nel suo Paese.