Venerdì 26 Aprile 2024

Nise de Silveira, chi è la psichiatra che combattè elettroshock e lobotomia

Nata in Brasile 115 anni fa, alunna di Jung, si battè contro le forme più aggressive di terapia psichiatrica ed è considerata una pioniera della terapia con gli animali

Il doodle di Google dedicato a Nise da Silveira

Il doodle di Google dedicato a Nise da Silveira

Roma, 15 febbraio 2020 - Oggi Google, con un colorato doodle, celebra i 115 anni dalla nascita di Nise da Silveira, psichiatra, psicoanalista e psicologa brasiliana, alunna di Carl Jung che si battè sempre contro le forme aggressive di trattamento psichiatrico, come l'elettroshock, l'insulinoterapia e la lobotomia.

Nise da Silveira è anche considerata una pioniera della terapia con gli animali, utile per il riadattamento sociale dei pazienti psichiatrici, in base alle teorie che ha esposto nell'opera Gatos, A Emoção de Lidar, pubblicata nel 1998.

Nata a Maceió nel 1905, in una famiglia benestante (il padre era giornalista al Jornal de Alagoas), studia nell'esclusivo Colégio Santíssimo Sacramento e poi - dal 1921 al 1926 - si laurea in medicina a Salvador de Bahia, unica donna fra 157 uomini.

Dopo il trasferimento a Rio de Janeiro, comincia a lavorare nell'Ospedale della Praia Vermelha nel 1933. Accusata da un'infermiera di possedere dei libri su Karl Marx, è stata addirittura incarcerata. Poi, dalla metà degli anni trenta, ha lavorato in semiclandestinità, approfondendo la lettura di Spinoza, e pubblica nel 1955 Cartas à Spinoza. Sempre negli anni trenta si sposa col collega Mário Magalhães da Silveira, col quale ha convissuto sino alla morte di lui, nel 1986.

Una ventina di anni dopo, nel 1952, Nise da Silveira fonda a Rio de Janeiro il Museu de Imagens do Inconsciente, un centro studi per la conservazione delle opere prodotte dai pazienti ospitati nell'Istituto, che lei considera documenti utili ad aprire nuove possibilità per una migliore comprensione del mondo interiore della schizofrenia. Nel 1956 sviluppa un altro progetto innovativo per la psichiatria dell'epoca: la fondazione della Casa das Palmeiras, una clinica di riabilitazione per gravi pazienti psichiatrici dove i malati vengono trattati come esterni, come tappa per arrivare a reinserirsi completamente nella società.