Donald Trump e la Trump Tower a New York
New York, 11 novembre 2016 - SECONDO Forbes, rivista guida della finanza a stelle e strisce, nell’ultimo anno l’impero economico del neo presidente americano ha perso 800 milioni di dollari, attestandosi a quota 3,7 miliardi, più o meno 3 miliardi e 400 milioni di euro. Lui rilancia: «I miliardi sono dieci». E non avendo società quotate in borsa, manca comunque la controprova. In ogni caso, una ramificazione impressionante di interessi: alberghi e residenze di lusso, appartamenti e campi da golf, programmi tv e attività editoriali.
«Donald J. Trump è l’incarnazione della storia americana di successo», attacca la biografia ufficiale sul sito della Trump organization. Con un simbolo sopra a tutti. La Trump tower di New York, dove vive in un attico (cosparso in ogni dove di ori, stucchi e specchi) con la moglie Melania e il figlio Barron e che da ieri è diventata no fly zone per motivi di sicurezza nazionale. Qui, per dirne una, il fenomeno del calcio portoghese e mondiale Cristiano Ronaldo ha acquistato un appartamento da 240 metri quadri, per la miseria di 18,5 milioni di dollari. TRUMP tower, come Trump steaks (bistecche), Trump winery (l’azienda vitivinicola in Virginia da 315 ettari), Trump the game (gioco da tavolo), Trump fragrance (profumi). E via di questo passo, per centinaia di prodotti figli dell’idea che il nome del magnate fosse sufficiente a trasformare in oro ogni tipo di iniziativa. «Un creatore d’affari senza pari», dice di se stesso. In molti casi è stato un successo. In altri un fallimento, dai casinò alla Trump university, per cui The Donald è accusato di frode ed è convocato in tribunale il 28 novembre. Per i magistrati che l’hanno messo sotto processo, il suo business è stato «senza scrupoli».