
John Elkann, 48 anni, presidente di Ferrari e. Stellantis e ceo di Exor
MARANELLO (Modena)
Come dottor Jekyll e mister Hyde. John Elkann indossa i panni di presidente della Ferrari, società della galassia Exor, e per un giorno dimentica i dolori di Stellantis. Grazie ai numeri 2024 del Cavallino, che ha definito "eccellenti" sia dal punto di vista finanziario che da quello della crescita del brand. Mentre i dolori di Stellantis oggi finiranno sul tavolo del Mimit, dove il governo e il gruppo franco-italiano cercano un accordo che traghetti il settore dell’automotive oltre la crisi di vendite e di fiducia sfociata nell’addio dell’ad Tavares.
Per la casa di Maranello, quello che sta per chiudersi è stato un anno di sviluppo del business, che prepara le premesse per un 2025 vincente: "In Ferrari siamo costantemente orientati al futuro – ha detto Elkann – Ecco perché guardo con entusiasmo ai tanti progetti del prossimo anno: la prima Ferrari elettrica, un team di Formula 1 che accoglie nuovi talenti e la coppia di piloti Charles e Lewis (Leclerc e Hamilton, ndr), la sfida nel mondo della vela. Inoltre nel secondo semestre vedrà la luce il piano strategico".
Quello delle e-car "sarà un nuovo entusiasmante capitolo della nostra storia, che si aggiunge alla produzione e allo sviluppo dei modelli a combustione interna e ibridi – ha aggiunto il presidente del Cavallino – Grazie all‘impegno delle nostre persone, in due soli anni è stato costruito a Maranello l‘e-building, uno stabilimento all‘avanguardia. Al suo interno svilupperemo la prossima generazione di Ferrari, oltre ai componenti elettrici strategici che renderanno ancora più unica la nostra gamma".
Sul fronte Stellantis, sembra a portata di mano l’accordo con il governo. Non un’intesa formale, ma un impegno comune di tutte le parti – esecutivo, azienda, sindacati, presidenti delle Regioni e Anfia, l’associazione della componentistica – con la condivisione di attività e linee di intervento per affrontare insieme una fase molto complessa per il settore automotive. Al tavolo di oggi, convocato dal ministro Adolfo Urso, il governo metterà in campo una quantità maggiore di risorse dopo il taglio al fondo per il comparto dei mesi scorsi, mentre per Stellantis sarà il capo Europa, Jean-Philippe Imparato, a illustrare il piano che prevede nuovi modelli ibridi per Cassino e Melfi, oltre alla 500 già prevista a Mirafiori e alla piattaforma Small per produrre modelli mass market in Italia, per la quale Pomigliano d’Arco è tra le candidate a livello europeo.
Significativo il fatto che all’incontro al Mimit ci saranno anche i ministri dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e del Lavoro, Marina Calderone. Sul piatto, infatti, c’è anche la questione della cassa integrazione, che interessa Stellantis ma anche la filiera, con molte fabbriche che nel 2025 esauriranno gli ammortizzatori sociali e 25mila posti a rischio. Un altro dossier sul tavolo è quello della Gigafactory di batterie per auto elettriche di Termoli, in Molise: in ballo ci sono i fondi del Pnrr che il governo può mettere in campo.