La Banca centrale cinese (Pboc) ha annunciato la prima tranche da 50 miliardi di yuan (poco più di 7 miliardi di dollari) di 'facility swap' con il nuovo Securities, Funds and Insurance Companies Swap Facility (Sfisf), il fondo lanciato il 10 ottobre per consentire "alle istituzioni finanziarie idonee di impegnare asset in cambio di liquidità". La Pboc ha avviato l'operazione con 20 istituzioni partecipanti e con il tasso di offerta più alto/più basso pari, rispettivamente, a 50 e 10 punti base: la proposta vincente è stata quella di 20 punti base. Il fondo è dotato di iniziali 500 miliardi di yuan (circa 71 miliardi di dollari), visto come uno strumento innovarito di politica monetaria per aiutare "lo sviluppo sano e stabile del mercato dei capitali". Tra gli sforzi di Pechino per rianimare l'economia in difficoltà, il programma Sfisf consente "alle aziende qualificate", tra cui fondi e assicurazioni, di utilizzare i propri asset, quali bond, Etf azionari, partecipazioni in titoli dell'indice Csi 300 e altri asset, come garanzia alla Banca centrale in cambio di asset "di alta qualità" come buoni del Tesoro e della Pboc.
Giovedì 14 Novembre 2024
Ultima oraBanca centrale cinese completa la operazione di 'facility swap'