Venerdì 8 Novembre 2024

Ue, via libera alla riforma della Pac. Meno burocrazia per gli agricoltori

Introdotti controlli mirati, maggiore flessibilità e tutela delle remunerazioni

Ue, via libera alla riforma della Pac. Meno burocrazia per gli agricoltori

Ue, via libera alla riforma della Pac. Meno burocrazia per gli agricoltori

Cambia la politica agricola Comune, la cosiddetta Pac, un capitolo da 336 miliardi di euro che, da sola, assorbe il 31% del bilancio europeo. Ieri, il Consiglio Europeo ha dato il suo via libera alle proposte di modifiche elaborate dall’esecutivo comunitario sull’onda della rivolta dei trattori. La legge sarà ora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore entro la fine di maggio. Gli agricoltori potranno applicare alcune delle nuove norme relative alle condizionalità ambientali retroattivamente, per le dichiarazioni relative al 2024. Il nuovo testo corregge alcune delle norme che, in linea con la transizione green, erano state duramente contestati dagli operatori del settore. In sintesi, è previsto un netto taglio degli oneri amministrativi, maggiore flessibilità per i governi nazionali e una forte dose di semplificazioni.

Una svolta che soddisfa il ministro delle Politiche agricole, Francesco Lollobrigida: "La riforma riduce la burocrazia e mette al centro l’agricoltura nell’agenda europea". Scettico, invece, il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega: "E’ stato fatto troppo poco e troppo tardi".

Una delle novità più importanti è quella che consente agli Stati membri di concedere alcune deroghe temporanee per dare agli agricoltori la possibilità di continuare ad ottenere i contributi anche se non rispettano le "condizioni" previste dalla Commissione nell’ambito della transizione ecologica. I Paesi avranno, inoltre, maggiore flessibilità per decidere quali suoli proteggere e in quale stagione, in funzione delle specificità nazionali e regionali. Stop anche all’obbligo di mantenere terreni a riposo o a creare nuovi elementi caratteristici del paesaggio attraverso regimi ecologici.

La nuova formulazione della Pac esenta le piccole aziende agricole (quelle con meno di 10 ettari) da controlli e sanzioni connessi al rispetto dei requisiti di condizionalità previsti da Bruxelles. Dato che ciò riguarda il 65% dei beneficiari ma solo il 10% circa dei terreni agricoli, la riduzione degli oneri amministrativi connessi ai controlli sarà considerevole sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali, e al contempo, si legge in una nota diffusa ieri, "saranno mantenuti gli obiettivi ambientali". Previste, infine, maggiori tutele per quanto riguarda la remunerazione degli agricoltori e la loro posizione nella filiera alimentare.

Antonio Troise