Domenica 5 Maggio 2024

Tim, la lista del cda vince in assemblea. Labriola confermato, Figari presidente

L’ad resta in sella e promette: torneremo a remunerare gli azionisti. Avanti con lo scorporo della rete

Tim, la lista del cda vince in assemblea. Labriola confermato, Figari presidente

Tim, la lista del cda vince in assemblea. Labriola confermato, Figari presidente

Avanti sulla strada dello scorporo della rete. L’assemblea degli azionisti di Tim, compresi i soci francesi di Vivendi da sempre ostili all’operazione, ha scelto la strada della continuità. L’attuale amministratore delegato, Pietro Labriola, resterà al suo posto per altri tre anni, per portare a compimento il riassetto dell’azienda. Una buona notizia per la Borsa che spinge il titolo in rialzo dell’1,79% a 0,228 euro, dopo aver toccato +4% in corso di seduta. Salvatore Rossi passa il testimone ad Alberta Figari, la nuova presidente di un Cda più snello, ridotto da 15 a 9, in cui entrano anche i diretti sfidanti Umberto Paolucci, Stefano Siragusa (indicati da Merlyn) supportati dal voto a favore dell’1,2% del capitale e, anche se solo con i voti di Bluebell (lo 0,51% del capitale) Paola Giannotti De Ponti.

"L’assemblea degli azionisti segna un’importante continuità nel piano che stiamo portando avanti per proseguire sul percorso di crescita e sviluppo intrapreso con 22 mesi di performance in miglioramento e di rispetto dei target finanziari – dichiara Labriola – Si tratta di una nuova tappa di un cammino che continuerà con l’obiettivo di cogliere tutte le occasioni che nasceranno dall’evoluzione del mercato".

Segnali di apertura anche al socio francese, che si è astenuto al voto assembleare consentendo di assegnare 6 posti alla lista del cda. Sono così riconfermati Giovanni Gorno Tempini, Paola Camagni, Federico Ferro Luzzi e debutta Domitilla Benigni. A Francesco Fallacara, primo candidato della lista dei fondi che è risultata di minoranza rispetto a quella presentata da Vivendi, spetta la presidenza del collegio sindacale; lo affiancheranno Anna Doro, Massimo Gambini, Francesco Schiavone Panni e Mara Vanzetta e i supplenti Massimiliano Di Maria, Laura Fiordelisi, Paolo Prandi e Carlotta Veneziani.

Nessuna sorpresa sugli altri punti all’ordine del giorno, su cui Vivendi aveva anticipato si sarebbe astenuta. Il bilancio (in rosso per 995 milioni) è stato approvato con oltre il 52% dei voti a favore; non è stata approvata la relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, così come non sono passate le modifiche al Piano di stock options. Un po’ la fotocopia dell’assemblea dello scorso anno. Oggi è in programma a Milano la prima riunione del nuovo Cda con all’ordine del giorno l’assegnazione delle deleghe e la composizione dei comitati e poi l’attenzione tornerà sul piano.

"Nei prossimi tre anni lavoreremo per garantire una crescita duratura del gruppo; presteremo grande attenzione all’efficienza nei costi e soprattutto al ritorno alla generazione di valore sul mercato italiano" puntando "a tornare possibilmente in arco di piano a remunerare gli azionisti", ha aggiunto Labriola anche se sa di non avere l’appoggio del primo azionista che tra un mese, il 21 maggio, lo aspetta in Tribunale per la prima udienza del ricorso contro la vendita di Netco a Kkr.

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