Giovedì 25 Aprile 2024

Thaler, la lezione del Nobel: "Il futuro del risparmio è nei consulenti finanziari"

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«LA TECNOLOGIA non basta: il futuro del risparmio è nei consulenti finanziari». Lo ha detto Richard Thaler, premio Nobel per l‘Economia nel 2017, secondo il quale «l‘intera industria dei servizi finanziari deve far meglio nel progettare prodotti che facilitino le persone a prendere decisioni valide». Secondo un rapporto Consob citato durante l‘appuntamento organizzato da ProfessioneFinanza e LaMiaConsulenza.it, in Italia circa il 50% dei risparmiatori ricorre ai consigli di amici e parenti, poco più del 20% si affida alla consulenza professionale oppure delega un esperto, mentre il 28% sceglie in autonomia. L‘Italia è fanalino di coda nell‘alfabetizzazione finanziaria all‘interno dell‘area Ocse, nonostante l‘alto tasso di risparmio delle famiglie. «Il fatto che l‘educazione finanziaria sia bassa rende il lavoro dei consulenti finanziari ancora più importante», ha asottileato Thaler, 73 anni, economista statunitense noto per i suoi studi e il suo contributo all’economia comportamentale.

GIUNTO a Milano, per la prima volta in Italia, in occasione del Pfexpo Gold Edition, importante evento formativo dedicati ai professionisti della consulenza, Thaler è torna sulle tematiche affrontate nel suo libro più celebre, ‘Nudge: La spinta gentile’, con cui nel 2008 ha teorizzato appunto l’utilizzo dei ‘nudge’, piccole spinte positive in grado di orientare i comportamenti dei cittadini in modo più efficace rispetto alle regole imposte a forza. «Nel libro abbiamo un capitolo su cambiamento climatico, scritto 11 anni fa» ha ricordato parlando dell’attualissimo tema della sostenibilità ambientale, per poi sottolineare che in questo caso «il primo passo non è un nudge ma una carbon tax».

L’EFFETTO delle ‘spintarelle’ – come quella messa in pratica da una azienda americana che invia lettere agli utenti comparando i loro consumi con quelli dei vicini – può avere un impatto nell’ordine del 2-3%, ha argomentato ancora Thaler, evidenziando però come anche piccoli passi, in numero sufficente, potrebbero avere un effetto complessivo significativo.

Thaler è partito dall’assunto che non è possibile che le decisioni del consumatore siano sempre razionali e informate. Siamo cioè in grado di scegliere l’investimento più adatto a noi, oppure l’università migliore per i nostri figli ma siamo umani, e quindi soggetti a fare degli errori anche sbagliati dal punto di vista economico. Cosicchè, alla luce degli studi compiuti dagli anni Settanta, ha diviso il mondo in due categorie: gli Econs, uomini super razionali che sanno prendere la decisione perfetta e gli Humans ossia tutti gli altri. E proprio sugli Humans, si sono poi concentrate le ricerche di Thaler con l’obiettivo di migliorare la loro vita e fino a concepire la famosa strategia del cosiddetto ‘Nudging’.

ALTRA TEORIA di Thaler è quella del ‘Dollar a day’. Visto che negli Stati Uniti le ragazze adolescenti tendono a rimanere incinte anche più di una volta (la maggior parte ha una nuova gravidanza nel giro di un anno o due), il problema è stato affrontato assicurando alle ragazze madri un sussidio di un dollaro per ogni giorno in cui non erano in stato di gravidanza. Questo non solo ha sortito i suoi effetti in termini positivi ma si è rivelata una pratica anche più economica rispetto ai sussidi.

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