Sabato 27 Aprile 2024

Superbonus, giro di vite a sorpresa. Giorgetti: “Stop definitivo a generosità eccessiva”. Cosa succede ora

Via libera del Cdm a un nuovo decreto legge. Scompare lo sconto in fattura. “Mettiamo punto finale rispetto all’impatto sul 2023”

Roma, 26 marzo 2024 - Altro giro di vite (a sorpresa) per il Superbonus: il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un nuovo decreto legge. Il provvedimento non era all'ordine del giorno ed è stato presentato dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso della riunione.

Scompare lo sconto in fattura, arriva la dichiarazione preventiva, vengono bloccate le compensazioni con l'agevolazione Ace (che riguarda le imprese), i crediti vengono prima compensati con le eventuali 'cartelle’ degli accertamenti fiscali. 

L'obiettivo del provvedimento è di contenere i costi della misura. Secondo gli ultimi dati dell'Enea, a febbraio la spesa a carico dello Stato per le detrazioni maturate per i lavori conclusi ammonta a 114,4 miliardi di euro, con un incremento di 7 miliardi rispetto al mese precedente. A febbraio sono stati ammessi a detrazione lavori per 104,4 miliardi. I lavori hanno riguardato 480.815 edifici, tra cui anche 8 castelli.

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti
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Le misure adottate con il decreto sul superbonus e sui bonus edilizi "sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità di una misura che come è noto ha causato gravi effetti sulla finanza pubblica e i cui effetti, definitivamente, potremo contabilizzare tra pochi giorni quando si caricherà la finestra per tutte le fatture e i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023”, sono state le parole del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti al termine del Consiglio dei Ministri. 

"Sicuramente aspettiamo i dati definitivi, le sorprese purtroppo non sono mancate, sempre in senso negativo. Già il conto è salatissimo, anche se qualcuno ne è entusiasta, il prezzo per la finanza pubblica e sul debito graverà per diversi anni a venire. L'obiettivo di questo decreto è mettere un punto finale rispetto all'impatto sul 2023, fatto salvo le valutazioni definitive di Eurostat”, ha continuato il ministro.

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Inoltre, ha rilevato Giorgetti, "abbiamo esteso a questa fattispecie la compensazione rispetto ai debiti di coloro che intendono usufruire dei crediti d'imposta rispetto ai debiti effettivamente accertato nei confronti dell'Erario. Se uno ha un ruolo definitivamente accertato prima si compensa su quello". Infine, ha sottolineato Giorgetti, "c'è anche la limitazione alla cessione del credito Ace perché abbiamo cominciato su questa agevolazione che peraltro è stata eliminata dalla riforma fiscale recentemente approvata perché abbiamo cominciato a notare un utilizzo fraudolento della medesima". 

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