Superbonus, Meloni: "Con 110% buco di 38 miliardi, aiutava i ricchi"

La premier in conferenza stampa: "Ora sarà per chi non si può permettere la ristrutturazione. Riapriamo alle unifamiliari, a patto che si tratti di prima casa e redditi medio-bassi"

Roma, 11 novembre 2022 - Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Aiuti quater, che prevede tra le altre cose la rimodulazione del superbonus al 90% a partire dal primo gennaio 2023. Oggi la premier Meloni è tornata a parlare delle misure in conferenza stampa.

Superbonus 110: chi ci guadagna davvero con il quoziente familiare. Le simulazioni

Superbonus: come entrano gioco reddito e quoziente familiare

"Il superbonus nasceva meritoriamente per mettere a posto la nostra economia dopo la pandemia, ne abbiamo condiviso la finalità ma il modo in cui è stata applicata ha creato diversi problemi. Dico a chi ne ha fatto la campagna elettorale parlando di gratuità che la misura pesa per 60 miliardi di euro sulle casse dello stato e quindi dei contribuenti, con un buco rispetto alla previsione che era stata fatta di circa 38 miliardi", ha premesso Meloni, che ha aggiunto: "Non ha funzionato che la copertura al 110% ha creato una deresponsabilizzazione: non ci si è chiesti se il prezzo dei lavori era congruo e questo ha portato a un aumento dei prezzi delle materie prime. Inoltre il beneficio è andato prevalentemente a favore dei ceti medio-alti. Per questo il bonus passa al 90% salvo per i condomini che hanno già deliberato i lavori, in compenso abbiamo deciso di riaprire anche alle unifamiliari a patto che si tratti di prima casa e redditi medio-bassi".

Guida al nuovo Superbonus, ecco chi mantiene gli aiuti. Resta il nodo dei crediti

Decreto aiuti quater approvato in Cdm. Dal tetto al contante al Superbonus: ecco le novità

Sulla cessione dei crediti del Superbonus è intervenuto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti: "Cercheremo di intervenire perché è un problema reale di molte imprese, rispetto allo stock esistente cercheremo e stiamo definendo una via di uscita rispetto alla situazione attuale". Il ministro ha però sottolineato che "la cessione del crediTo è una possibilità, non un diritto", e "tutti coloro che da ora ne vogliono usufruire hanno la certezza di poterli detrarre dai redditi ma non possono avere la certezza che si trovi una banca o istituzione che accetti i crediti". 

Cosa sono i fringe benefit e come funziona il bonus 3000 euro per i dipendenti

"Abbiamo introdotto un principio sui redditi medio bassi che saranno calcolati non in base al tradizionale Isee ma in base alla composizione del nucleo familiare, in questa norma c'è un primo accenno di quoziente familiare", ha aggiunto la presidente del Consiglio. 

Tra gli interventi inseriti nel decreto Aiuti quater c'è anche l'innalzamento nell'anno 2022 del tetto dell'esenzione fiscale dei cosiddetti fringe benefit aziendali fino a 3mila euro, una misura di welfare aziendale che punta a rendere più pesanti gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze (acqua, luce e gas).

"C'è una norma che noi interpretiamo a sostegno del pagamento dei prezzi dell'energia e cioè l'estensione dei fringe benefit che il datore può aggiungere in busta paga che è esentasse e che è una sorta di tredicesima detassata per aiutare i lavoratori a pagare le bollette. è una misura importante", ha sottolineato oggi Meloni. 

Decreto aiuti quater, dal tetto al contante al Superbonus: ecco le novità