Superbonus 110: chi ci guadagna davvero con il quoziente familiare. Le simulazioni

Guida ragionata al sistema che potrebbe mandare in pensione il vecchio Isee. Tutti i vantaggi e i punti controversi

Con la nuova stretta sul superbonus 110% fa il suo esordio nel nostro sistema fiscale il cosiddetto "quoziente familiare", il meccanismo sul quale punta il governo di centrodestra per favorire la natalità e favorire, in qualche modo, i nuclei più numerosi. Ma di che cosa si tratta? E, soprattutto, porta davvero i vantaggi fiscali che promette? Ecco una guida ragionata al nuovo sistema che potrebbe mandare in pensione il vecchio Isee.

Superbonus villette e quoziente familiare
Superbonus villette e quoziente familiare

Sommario

Come funziona

Il nuovo sistema tiene conto dei redditi di tutta la famiglia e, quindi, non più solo del proprietario dell’immobile. Sarà applicato dall’anno prossimo per gli edifici unifamiliari, in pratica le villette, a condizione che siano prima casa e che il reddito "familiare" non superi determinate soglie. Come si calcola Si considerano tutti i redditi registrati in famiglia nell’anno antecedente l’investimento per la ristrutturazione energetica dell’edificio. In pratica, quindi, i redditi accumulati nel 2022.

Nel calcolo vanno considerati i guadagni di tutti coloro presenti nel nucleo familiare. E, cioè: il coniuge, il soggetto legato da unione civile o convivente e i familiari, diversi dal coniuge, che convivono sotto lo stesso tetto. Una volta sommati tutti i redditi, si moltiplicano per un determinato coefficiente a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare. Se c’è un solo contribuente, il coefficiente è 1 e quindi assorbe l’intero reddito. Se c’è solo il coniuge o un soggetto legato con unione civile o un convivente, il coefficiente da utilizzare per moltiplicare il reddito è 2. Per un terzo membro del nucleo (un figlio, ad esempio), nel fattore si aggiunge 0,5 e così via. Per due familiari aggiuntivi si sale a 1 punto e per tre familiari o più se ne aggiungono due.

Facciamo qualche simulazione

Considerando il nuovo sistema del  "quoziente familiare" una famiglia composta da marito e moglie senza figli o altre componenti potrà accedere al superbonus se non supera la soglia di reddito di 30mila euro. Con un figlio il limite sale a 37.500 euro. Con due figli si arriva a 45 mila euro. Dai tre figli in su le parti sono sempre 2 e quindi la somma sarà di 60mila.

I vantaggi e gli svantaggi

Il nuovo meccanismo di fatto restringe la platea del superbonus ai redditi medio-bassi, mentre nella sua precedente versione finiva per favorire i contribuenti più ricchi. Ma è anche vero che, facendo i dovuti calcoli, se si estendesse il meccanismo al calcolo dell’Irpef, i guadagni più forti sarebbero concentrati sulle famiglie con redditi superiori alla soglia minima dei 30mila euro. Senza contare poi che già nell’Isee, attualmente, si tiene conto della composizione del nucleo familiare. C’è poi un altro aspetto. Prendendo in esame il reddito 2022 la norma non potrebbe essere di chiara applicazione fino a quando non si presenta la relativa dichiarazione dei redditi, cioè dal 31 maggio in poi.