Lunedì 6 Maggio 2024

Stretta sui tassi, allarme di Panetta: "Rischiamo la stagnazione"

La Bce vede la ripresa nel 2024. Il Patto Ue pesa fino a 0,4 punti sul Pil

Stretta sui tassi, allarme di Panetta: "Rischiamo la stagnazione"

Stretta sui tassi, allarme di Panetta: "Rischiamo la stagnazione"

I tassi devono scendere, magari lentamente, ma il cammino va intrapreso. "Piccoli tagli ai tassi aiuterebbero la domanda e potrebbero essere messi in pausa se si ripresentasse l‘inflazione": lo ha detto ieri il governatore della Banca d‘Italia Fabio Panetta nel suo discorso alla conferenza Bce sulle sfide della politica monetaria.

L‘emergere di rischi al ribasso per le prospettive economiche dell’area euro "implicano che la Bce debba considerare la possibilità che la politica monetaria potrebbe diventare troppo restrittiva andando avanti. La politica monetaria è troppo restrittiva se finisce per causare una profonda recessione, ma lo è anche se spinge l‘inflazione al di sotto del target e causa una stagnazione prolungata. Siamo ragionevolmente lontani dal primo scenario, ma non possiamo ancora escludere il secondo". Del resto, negli Usa Pil e consumi sono tornati ai percorsi di crescita a lungo termine pre-pandemia, ma nell‘area euro sono ancora ben al di sotto del trend. E, a questo riguardo, ha detto Panetta, "la politica monetaria non è certamente l‘unica e nemmeno la principale causa di questa divergenza, ma è importante che non diventi un ostacolo inutile che impedisce all‘Eurozona di realizzare il suo pieno potenziale".

Intanto, il nuovo Patto di stabilità potrebbe avere un impatto negativo sulla crescita dell‘Eurozona tra 0,2 e 0,4 punti ogni anno: è la stima contenuta in un approfondimento del bollettino economico Bce di aprile, dedicato all‘impatto macroeconomico del nuovo Patto Ue. Come emerge sempre dal Bollettino, la crescita è rimasta debole nel primo trimestre del 2024, ma le indagini recenti indicano una graduale ripresa nel corso dell‘anno, trainata dai servizi. Per quel che riguarda l’inflazione, si legge sempre nel Bollettino, "nei prossimi mesi ci si attende che l‘inflazione oscilli intorno ai livelli attuali, per poi diminuire fino a raggiungere l‘obiettivo del 2% il prossimo anno".

Infine, chiude in lieve ribasso lo spread tra BTp e Bund dopo il netto rialzo di ieri l’altro. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata si è attestato a 135 punti base (137 ieri l’altro) mentre sale il rendimento del BTp decennale che ha terminato gli scambi al 3,98%.

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