Lunedì 29 Aprile 2024

Stellantis, torna la cig a Mirafiori: "Ma sarà un altro anno fantastico"

Ok dei soci al maxi stipendio del ceo Tavares. La cinese Dongfeng vuole produrre 100mila vetture in Italia .

Stellantis, torna la cig a Mirafiori: "Ma sarà un altro anno fantastico"

Stellantis, torna la cig a Mirafiori: "Ma sarà un altro anno fantastico"

"Il 2024 sarà un altro anno fantastico". I bisticci con il governo italiano sul milione di auto da produrre, le polemiche sul forzato cambio di nome del nuovo suv Alfa Romeo e il ritorno della cassa integrazione a Mirafiori non gettano ombre sull’ottimismo di Carlos Tavares. Ottimismo giustificato anche dall’ok dell’assemblea Stellantis, riunita ieri ad Amsterdam, al suo maxi stipendio di 23,5 milioni di euro, che cresce del 55% e vale – ha sottolineato la Fiom – quello di mille operai.

"Possiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo raggiunto dalla nascita di Stellantis solo tre anni fa – ha detto il presidente John Elkann – E abbiamo la passione, la mentalità e l‘energia positiva per fare ancora meglio". Dagli azionisti è arrivato il via libera alla distribuzione di un dividendo di 4,7 miliardi, ma anche al compenso del ceo Tavares, che nel 2023 ha guadagnato 13,5 milioni di euro, oltre a un bonus di 10 milioni legato agli obiettivi del gruppo. Complessivamente, quindi, la remunerazione del manager portoghese è di 23,5 milioni di euro a fronte dei 14,9 del 2022, con un incremento che supera il 55%. Elkann, invece, si è accontentato di 4,8 milioni, uno in meno del 2022: una paga base di 924.404 euro, fringe benefit del valore di 684.230 euro e 3,2 milioni di incentivi variabili.

Nel 2022 il compenso di Tavares suscitò le ire del presidente francese Emmanuel Macron, che bollò come "scioccante ed eccessivo" l‘ammontare "astronomico" della sua retribuzione. Ora sul piede di guerra ci sono i sindacati italiani, dopo l’annuncio della nuova cassa integrazione per due settimane a Mirafiori, che coinvolge 2.200 lavoratori delle linee della 500 elettrica e delle Maserati. "La priorità sono gli investimenti negli stabilimenti, non i compensi. Anche così che si pratica la responsabilità sociale verso i lavoratori e il Paese", ha commentato il segretario generale della Fim, Ferdinando Uliano. "Lo stipendio annuale di Tavares vale il salario di mille lavoratori di Mirafiori", ha osservato Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil. Mentre il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha ribadito il suo giudizio positivo sulla decisione di Stellantis di cambiare nome alla nuova Alfa Romeo Milano in Junior: "Un segnale di piena collaborazione tra l’azienda e l’Italia".

Intanto la cinese Dongfeng Motor Group sta conducendo i primi colloqui con il governo per la produzione di circa 100mila veicoli all’anno in Italia. Lo ha dichiarato Qian Xie, a capo del business europeo del gruppo che detiene ancora una quota dell‘1,5% in Stellantis, specificando che il nostro "è uno dei mercati automobilistici più grandi d’Europa e per una casa automobilistica cinese avere una produzione locale significa anche poter distribuire meglio in tutti gli altri Paesi dell’area".

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