Roma, 2 aprile 2024 – Un tasso di crescita dei posti di lavoro del 59% tra il 2020 e il 2022 per le startup italiane e un tasso medio di crescita annuale del 26,2%, con l’80% dei posti di lavoro generato da circa il 25% delle startup. In particolare, nel 2022, il 50% dei posti di lavoro è riconducibile alle scaleup. Sono i principali risultati che emergono dalla ricerca ‘Startup, scaleup e occupazione in Italia: impatto e trend’ realizzata dagli Osservatori Startup Hi-tech e Startup Thinking del Politecnico di Milano per Italian Tech Alliance, l’associazione italiana del Venture Capital, degli investitori in innovazione e delle startup e Pmi innovative, che ha voluto fotografare lo stato dell’arte dell’ecosistema italiano delle startup dal punto di vista occupazionale.
Tasso occupazionale
Tra il 2020 e il 2022, le startup finanziate hanno registrato una crescita dei dipendenti del 59%: se nel 2020 i dipendenti erano complessivamente 9.640, nel 2022 avevano superato le 15.300 unità. In particolare, nel 2021 erano stati generati 2.779 nuovi posti di lavoro, saliti a 2.940 nel 2022. Dal medesimo report risulta che confrontando il tasso medio annuale di crescita dei dipendenti con quello di campioni comparabili di Pmi e grandi aziende, vediamo che se a livello assoluto le grandi imprese mantengono valori superiori in termini di posti di lavoro netti generati, le startup generano un numero di posti di lavoro superiore alle Pmi e a livello relativo hanno un tasso di crescita superiore sia alle grandi aziende, che alle medie e piccole, che si attestano rispettivamente al 4,3%, 3,2% e 6%.
Startup e tipo di finanziamento
Le startup che hanno ricevuto un round di finanziamento Late stage (superiori a 15 milioni di euro), hanno registrato una crescita superiore rispetto a quelle che hanno ricevuto round di finanziamenti inferiori. Infatti la media di dipendenti impiegati dalle startup cresce coerentemente in base al capitale raccolto: se i dipendenti in fase Pre-seed sono in media 7,3 nel 2022 (+24% rispetto al 2021), 14, 1 in fase Seed (+28% sul 2021), vediamo che già nella fase Serie A crescono a 36,6 (+15% rispetto al 2021) fino ai 79,3 delle startup Late stage (+ 34% sul 2021).
I profili tecnici sono quelli più ricercati e più difficili da reperire
Molte scaleup lamentano difficoltà nella ricerca di figure neolaureate o senior con competenze tecniche, in particolare lato software. Si segnala anche la difficoltà di reperire figure manageriali e commerciali che abbiano competenze o background in ambito tecnico e tecnologico, figure che spesso si vedono costrette a ricercare all’estero. A conferma di ciò, l’ultimo report del DESI (2022), dove l’Italia risulta essere sotto la media europea per quanto riguarda la presenza di specialisti ICT e registra il dato più basso nell’UE di laureati in ambito ICT.
Stipendio medio
Gli ultimi dati che emergono dalla ricerca sono relativi allo stipendio medio lordo entry level delle startup, che è di 27.700 euro, alla tipologia del rapporto di lavoro - la totalità delle scaleup intervistate predilige contratti a tempo indeterminato per offrire una posizione stabile ed essere più attrattivi e, in particolare, all’86% dei dipendenti delle scaleup intervistate viene offerto un contratto indeterminato – e al coinvolgimento nell’azionariato dei dipendenti, con il 94% delle scaleup intervistate che offre una partecipazione azionaria a tutta la popolazione aziendale (31%) o al solo management (63%).