Lunedì 6 Maggio 2024

Clima e aziende, la sfida per prevenire i rischi

Catastrofi naturali: l’impegno di Ania e Axa a tutela del mondo dell’impresa e dei privati. Indispensabile un cambio di passo

Partita ieri dalla Marche la prima tappa del tour di Axa Italia su prevenzione e mitigazione del rischio climatico. L’obiettivo del ciclo d’incontri è quello di diffondere una sempre maggiore consapevolezza su un tema centrale per il futuro della società, attraverso la presentazione di un’analisi scientifica inedita sulla rischiosità dei territori, realizzata da AXA Climate, società del Gruppo che vede impegnati oltre 100 data scientist. Il primo si è svolto a Senigallia (An), colpita da due alluvioni in otto anni: la prima il 3 maggio 2014, la seconda il 15 settembre 2022.

Un territorio vulnerabile e a rischio quello delle Marche: secondo lo studio il 1° rischio per la Regione è rappresentato dalle inondazioni, esondazioni e alluvioni. Si stima che nel 2050, ad esempio, le inondazioni diventeranno sempre più severe, raggiungendo livelli oltre 1,5 m. Segue il rischio legato alla scarsità idrica, con le proiezioni nel 2050 che stimano un rapporto tra domanda e disponibilità del 160%. Per arginare i danni il Governo Meloni sta pensando ad un percorso che prevede l’obbligo delle assicurazioni contro i rischi climatici. A confermarlo ieri durante l’incontro è stato Umberto Guidoni co-direttore generale Ania Italia, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici.

"Il rischio idrogeologico non risparmia nessuno – ha spiegato - Già 200 anni fa Leopardi parlava di cambiamenti climatici, oggi si parla di eventi epocali e non è possibile negare l’evidenza dei disastri: alluvioni, inondazioni e terremoti si susseguono con danni ricorrenti e gravi. Non c’è altra via se non la creazione di una sistema di conoscenza, prevenzione e protezione perché significa evitare che la propria attività produttiva si fermi per sempre, significa evitare le conseguenze più gravi derivanti dalle catastrofi naturali".

A snocciolare i dati riguardo alla vulnerabilità del territorio è stato René Gazet, P&C Director Gruppo Axa Italia: "L’Italia è un paese molto esposto alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Il 50% del territorio è a rischio sismico, il 25% circa a frane e alluvioni, ma nonostante questo solo il 5% delle abitazioni è coperto dai rischi connessi al clima, solo il 15% delle aziende ha assicurato la propria attività per eventi catastrofici, pochissime le auto che prevedono anche coperture da danni legati ai cambiamenti climatici. Siamo quindi sottoassicurati".

Tra i temi affrontati: l’esperienza e il vissuto delle aziende del territorio, le iniziative per la gestione del rischio già predisposte e a piano per il futuro a livello associativo, i programmi di prevenzione e le possibili modalità di intervento messe in atto in occasione di eventi calamitosi da parte di una compagnia assicurativa o da aziende leader nel settore del risanamento post-sinistro.

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