Sabato 27 Luglio 2024

Sciopero dei taxi il 21 maggio: stop della corse dalle 8 alle 22

I sindacati confermano l’agitazione. A Roma si terrà una manifestazione in piazza San Silvestro

I sindacati confermano lo sciopero dei taxi per il 21 maggio (Ansa)

I sindacati confermano lo sciopero dei taxi per il 21 maggio (Ansa)

Roma, 20 maggio 2024 – Confermato lo sciopero nazionale dei taxi per domani, martedì 21 maggio. I conducenti delle auto bianche incroceranno le braccia dalle 8 alle 22 in tutta Italia, mentre a Roma si terrà una manifestazione autorizzata in piazza San Silvestro, dalle 11 alle 17.

"È fondamentale la partecipazione di tutta la categoria a difesa del proprio lavoro, per contrastare l'uso illegittimo delle autorizzazioni da noleggio e salvaguardare la propria autonomia e indipendenza dalla schiavitù degli algoritmi e delle multinazionali", spiegano le sigle sindacali Fast-Confsal taxi, Satam, Tam, Usb-taxi, Unica-Filt Cgil, Claai, Uritaxi, Uti, Unimpresa, Orsa-taxi, Ugl-taxi, Federtaxi-Cisal, Sitan Atn, Unione Artigiani.

"Come anticipato una decina di giorni fa, quando purtroppo non sono arrivate rassicurazioni dopo l'incontro al Ministero sull'emanazione dei decreti attuativi del DPCM Piattaforme - sottolinea Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 024040, il più grande radiotaxi di Milano - come categoria non possiamo far altro che confermare lo sciopero per la giornata di domani 21 maggio. Una mobilitazione nazionale che auspichiamo sarà una grande manifestazione, in grado di far comprendere quanto in questo momento più di altre volte, il settore e il futuro del trasporto pubblico non di linea siano a rischio. Un pericolo che potrebbe causare enormi difficoltà a migliaia di lavoratori e le loro famiglie se non s'interverrà celermente".

L’ira dei consumatori

Non nascondano la loro ira le associazioni dei consumatori. “I cittadini non avvertiranno alcuna differenza rispetto a qualsiasi altro giorno della settimana – afferma il Codacons –- Lo sciopero di domani sarà di fatto un fallimento, e questo perché i taxi sono già abitualmente introvabili nelle principali città italiane”. "Il solito sciopero immotivato e preventivo per mantenere i privilegi di casta e fare pressioni sui politici per scoraggiare qualunque possibile miglioramento della legge – dice l'Unione nazionale consumatori –. Unica novità è che al solito slogan anni '50 contro le multinazionali ora hanno aggiunto anche la new entry degli algoritmi". "Lo sciopero nazionale idei tassisti è assurdo e del tutto immotivato, e trova la netta contrarietà dei consumatori italiani – dichiara Assoutenti –. Il reale motivo dello sciopero dei tassisti è l'aumento della concorrenza nel settore del trasporto pubblico non di linea e l'aumento delle licenze nel comparto deciso da alcuni comuni”.

La riforma del settore

Nei giorni scorsi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, aveva invece affermato che "le norme sui taxi sono state ben recepite da quasi tutti i comuni italiani a cui erano rivolte: hanno indetto concorsi straordinari, hanno rilasciato seconde guide, hanno rilasciato licenze temporanee o hanno programmato di farlo". "Prima di noi ci avevano provato altri tre governi a fare una riforma del settore senza riuscirci: i governi Monti, Renzi e Draghi, noi l'abbiamo annunciata, presentata e realizzata e si è dispiegata in maniera efficace", ha sottolineato ancora il ministro.