Giovedì 7 Novembre 2024

Riparte il risiko bancario, scintille a Piazza Affari

Unicredit potrebbe acquisire Mediobanca e Generali, scatenando scommesse in Borsa. Ipotesi rilanciata da Il Foglio, ma scetticismo sul reale interesse dell'operazione. Consob monitora il settore. Movimenti in Borsa delle banche italiane suscitano attese.

Riparte il risiko bancario, scintille a Piazza Affari

Riparte il risiko bancario, scintille a Piazza Affari

Nozze a tre, con Unicredit che si compra Mediobanca per prendere anche Generali. Lo scenario, già circolato nel 2021 e rimasto una fantasia, viene rilanciato da Il Foglio. E fornisce nuovi spunti alle scommesse in Borsa sul risiko bancario, scaldando i titoli del comparto già su livelli record. La Consob, la cui attenzione è massima, ha intanto acceso un faro sui titoli del settore con verifiche sull‘andamento e l‘operatività. Al centro delle ipotesi c‘è Unicredit (+1,8% ieri a Piazza Affari) che con 52 miliardi di capitalizzazione e 10 miliardi per eventuali acquisizioni può a pieno titolo essere considerato il compratore. Di quale preda non si sa. Non c‘è infatti solo Mediobanca, che ha spiccato il volo a Piazza Affari e ha concluso la seduta in rialzo del 5,2% trascinando con sé Generali (+3,2%) e Banca Generali (+2,7%). Altri target sono considerati Banco Bpm (+5,4%) Bper e Mps (entrambe +2,2%), la Popolare di Sondrio (+3,6%).

A dar fiato alle polveri è stato il Foglio, che ha ipotizzato Unicredit nella cabina di comando di Piazzetta Cuccia e della sua partecipata Generali: due big che vedono tra i loro azionisti nomi come la Delfin degli eredi Del Vecchio e il gruppo Caltagirone. Secondo il giornale "il mondo della finanza lombarda" sarebbe in attesa di "uno studio di fattibilità" proposto da "una grande banca d‘affari internazionale" per un‘offerta di scambio su Mediobanca.

Al di là delle scommesse della Borsa sul mercato si tende tuttavia a escludere che un’operazione di tal fatta possa interessare la banca guidata da Andrea Orcel. "Riteniamo che uno scenario di M&A su Mediobanca sia estremamente basso per più di una ragione", scrive Deutsche Bank, la stessa che a marzo di tre anni fa aveva descritto Piazzetta Cuccia come "target ideale" per Unicredit. Tra i fattori che scoraggiano il deal ci sarebbe "l‘impatto diluitivo sui numeri di Unicredit".

Di diverso parere Intermonte, secondo cui "l‘operazione avrebbe un solido razionale industriale mentre avrebbe risvolti da valutare a livello degli equilibri del sistema finanziario italiano". Per Equita i movimenti di Borsa delle banche italiane hanno "raggiunto un livello tale che si sente che qualcosa debba accadere e presto". Che cosa non è tuttavia chiaro: "Unicredit è un probabile compratore e il target può essere qualsiasi cosa: Banco Bpm, Mediobanca, Bper, Mps".

Alberto Levi