Partenza record per il nuovo Btp Valore. La terza edizione del titolo, offerto da ieri agli investitori retail, ha archiviato il primo giorno di collocamento con sottoscrizioni per oltre 6,44 miliardi e quasi 211mila contratti. Un valore che supera sia i 4,76 miliardi registrati in partenza a ottobre 2023, sia i 5,43 miliardi di giugno. Lo riferisce il Mef, precisando che anche il taglio medio, pari a 30.553 euro, è superiore alle precedenti edizioni. A ottobre furono 162.579 contratti, per un un taglio medio di 29.332 euro, mentre a giugno i contratti ammontarono a 185.146, per un taglio medio di 29.339 euro.
Il nuovo Btp Valore ha una durata di sei anni, offre una cedola del 3,25% nei primi tre anni e del 4% nei restanti tre, con un premio dello 0,7% per chi lo tiene a scadenza, che porta il rendimento medio annuo al 3,74%. Il collocamento proseguirà fino alle 13 di venerdì primo marzo salvo chiusura anticipata, che tuttavia sembra poco probabile. Non ci sono tetti sulle quantità in vendita e il lotto minimo (mille euro) è costruito proprio per invogliare i piccoli risparmiatori. Le cedole verranno pagate ogni tre mesi, con rendimenti prefissati e crescenti. Al termine del collocamento saranno annunciati i tassi definitivi, che potranno essere confermati o rivisti al rialzo in base alle condizioni di mercato alla chiusura dell‘emissione.
Nel 2023 il Mef ha effettuato due emissioni, a giugno e ottobre, per un ammontare complessivo di oltre 35 miliardi. Nell’operazione di giugno, quando il Mef fece il pieno con un risultato record di 18,14 miliardi, i tassi furono del 3,25% per i primi due anni e del 4% per i successivi due. A ottobre invece, a fronte di una raccolta di 17,2 miliardi, i rendimenti sono stati fissati al 4,1% per i primi tre anni e al 4,5% per i due anni successivi.
Il ritorno anche nel 2024 del Btp Valore era stato annunciato lo scorso dicembre dal Mef, visto "l‘ottimo riscontro ricevuto dal mercato" e "tenuto conto anche del generale contesto di tassi di interesse più elevati rispetto al recente passato". L‘obiettivo di questa emissione, come di quelle che l‘hanno preceduta, è quello di ‘nazionalizzare’ il più possibile il debito pubblico italiano, prendendo come esempio il Giappone che, pur avendo un debito pubblico più alto del nostro, paga interessi molto bassi perché i titoli sono quasi per intero in mano ai privati.
"Ci aspettiamo per questa nuova emissione una raccolta simile a quello dei precedenti Btp Valore, ovvero compresa tra i 16 e i 18 miliardi – commentano gli analisti di Intermonte – Il titolo ha caratteristiche che appaiono interessanti per i risparmiatori retail grazie anche alle cedole pagate per la prima volta su base trimestrale e all’aumento del premio fedeltà. Riteniamo che il collocamento possa drenare liquidità in eccesso ancora presente in maniera significativa nel sistema bancario e avere un impatto negativo sul mix di raccolta dei maggiori player del settore asset gathering".