
Vittorio Ratto, vicedirettore generale di Crédit Agricole Italia e Vitaliano Fiorillo, direttore Invernizzi AGRI Lab SDA Bocconi School of Management
"Siamo partiti tre anni fa con l’obiettivo di assistere il comparto attraverso un’analisi puntuale che potesse aiutare gli imprenditori nel loro continuo processo rafforzamento e di transizione". È questo l’impegno profuso dall’Istituto bancario nelle parole di Vittorio Ratto, vicedirettore generale di Crédit Agricole Italia.
"Dal 2021 – illustra ancora Ratto – il mondo imprenditoriale è stato esposto a una serie, continuativa e ancora non conclusa, di eventi inattesi, come il Covid-19, l’aumento del costo delle materie prime, la guerra in Ucraina, grandi alluvioni, catastrofi naturali e siccità. A fronte di questi eventi esterni, abbiamo visto sul campo una grande vivacità imprenditoriale da parte di tanti operatori che hanno saputo scommettere ed
investire sulle produzioni di qualità, sull’innovazione, sulla produzione di energia pulita. Ed è proprio questo processo di trasformazione – conclude il vicedirettore generale – che Crédit Agricole Italia intende sostenere".
"Il secondo rapporto continua il lavoro che, insieme a Crédit Agricole Italia, ci ha permesso di esaminare dinamiche fino a oggi inesplorate del settore primario, dove l’assenza dell’obbligo di pubblicare un bilancio si è tradotta nella maggior parte dei casi in un’assenza di bilancio – dichiara Vitaliano Fiorillo, direttore Invernizzi AGRI Lab SDA Bocconi School of Management –. Il delinearsi del quadro – prosegue Fiorillo – è utile sia agli operatori per conoscere meglio il mondo in cui muovono e pianificare le strategie aziendali sia per i decisori istituzionali e il mondo della finanza che possono intervenire con politiche ed iniziative mirate volte a sostenere la crescita sostenibile, oggi strada maestra per il futuro del settore agricolo".
E.S.