Lunedì 14 Ottobre 2024

Protesta dei trattori, la Lega vuole alzare a 30mila euro l’esenzione sull’Irpef agricola

Incontro fra Governo e i portavoce di Riscatto Agricolo. Lollobrigida: “Studiamo nuove misure”. “Giudizio positivo” per gli agricoltori. Riscatto Agricolo: “pronti a smontare presidio” ma il fronte si divide e alcuni vogliono continuare la protesta: “Fino a risultati concreti. Per ora solo promesse”

Roma, 13 febbraio 2024 – Non si ferma la protesta dei trattori. Il governo sembra disponibile a venire incontro alle esigenze del mondo agricolo in maniera ancora più incisiva di quanto fatto finora. Il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida annuncia un nuovo intervento da aggiungere all'esenzione per i redditi agricolo fino a 10 mila euro.

Una protesta degli agricoltori
Una protesta degli agricoltori

"Insieme ai colleghi Giorgetti e Leo – annuncia – stiamo lavorando a una ulteriore proposta che garantisca, nel modo più rilevante possibile gli imprenditori agricoli". La disponibilità è stata ribadita nel corso dell'incontro tra il sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura Patrizio La Pietra e sei rappresentanti del movimento Riscatto agricolo che in questo momento rappresenta l'ala più radicale della protesta. "È stato un incontro positivo", ha dichiarato Andrea Papa, uno dei portavoce di Riscatto Agricolo.

"È il momento di fare un cambio di passo sulla politica agricola comunitaria semplificando l'erogazione degli aiuti, scongiurando tagli finanziari, dicendo basta alla vergogna degli aiuti per non produrre", ha affermato La Pietra.

Ha anche annunciato novità sul dossier da parte dell'esecutivo. "Nelle prossime settimane il governo aprirà un confronto con le Regioni e le organizzazioni agricole per individuare le filiere cui destinare i primi interventi di sostegno", ha detto il sottosegretario ricordando che il governo ha già stanziato, con la legge di Bilancio, 300 milioni di euro per il prossimo triennio per fare fronte alle emergenze in agricoltura.

Il dossier è caldissimo. Gli agricoltori non ci stanno a tornare a casa con un pugno di mosche. Tanto meno con promesse che non hanno consistenza reale. Tuttavia il fronte sembra meno compatto. Se da un lato c'è chi ritiene di dover andare avanti con le manifestazioni. "Rimarremo fino a giovedì mattina, il nostro compito per ora è terminato. Ora si apre una fase più difficile di confronto con il governo", dice il leader di Riscatto Agricolo Salvatore Fais, al ritorno dal vertice al ministero dell'Agricoltura.

"Secondo me è stato un confronto costruttivo – ha spiegato Roberto Rosati, anche lui portavoce degliagricoltori che aderiscono a Riscatto Agricolo –. Il ministro ha promesso che la porta per noi resta sempre aperta. Ieri sono successe tante cose. E' stata dal mio punto di vista una giornata positiva. Ora al presidio faremo il punto della situazione e decideremo in maniera condivisa come procedere", ha aggiunto.

Dal canto loro, gli agricoltori sono convinti che oltre alle misure fiscali sia anche necessario un tavolo tecnico permanente a cui partecipare in qualità di 'uditori'.

In parallelo alla protesta, prosegue anche il dibattito politico. "La Lega non starà mai con chi vuole affossare il mondo agricolo mentre c'era chi in Europa sceglieva di appoggiare una Commissione Ue disastrosa, responsabile delle folli politiche finto-green che mettono in ginocchio settori fondamentali, imprese, lavoratori e famiglie, la Lega non ha mai avuto dubbi e fin dall'inizio ha difeso gli interessi di agricoltori, pescatori e produttori italiani", hanno spiegato dal partito di Matteo Salvini.

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Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani (Fratelli d'Italia) ha ribadito il sostegno alla categoria. "A me pare che nessun governo si sia schierato a favore del mondo dell'agricoltura come ha fatto questo esecutivo (a onor del vero il Governo Meloni ha reintrodotto, per il 2024, l’Irpef agricola dopo che il Governo Renzi l’aveva tolta, salvo pensare ora, dopo le proteste dei trattori, a una parziale retromarcia ndr). Il governo ha fatto tantissimo: depositeremo entro lunedì un emendamento" al Milleproroghe. La modifica normativa servirà a "ridurre l'Irpef agricola per gli imprenditori con una dichiarazione dei redditi fino ai 10mila euro" ed "altri emendamenti che vanno ad aiutare questo mondo", ha aggiunto.

La Lega, però chiede di alzare la soglia esenzione Irpef a 30mila euro e annuncia che nelle prossime settimane respingerà "direttive e regolamenti su industria e packaging che creerebbero ulteriori danni e chiedendo una revisione anticipata di una Pac che così non funziona". Con le elezioni europee in arrivo si moltiplicano i solchi anche all'interno della maggioranza.

Le proteste in vari settori dell'economia si moltiplicano e anche il comparto pubblico è in fibrillazione per via dei ritardi nell'adeguamento dei salari e degli aumenti stabiliti con i contratti rinnovati senza coprire nemmeno il rialzo del'inflazione. Il diffuso aumento dei prezzi ha messo in difficoltà non solo le imprese, ma soprattutto le famiglie che, sempre in maggior numero, fanno fatica ad arrivare a fine mese.

Tutto questo mentre a Francoforte, la banca centrale europea continua a ritenere opportuna una politica monetaria restrittiva che sta spingendo il Vecchio continente in una spirale recessiva. Quanto basta, insomma, non solo per alimentare scioperi e proteste, ma anche l'astensionismo alle prossime elezioni.

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Un incontro distensivo con il governo quello di oggi tra i rappresentanti di Riscatto agricolo e il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ma i presidi locali rimangono fino a che l'accordo raggiunto, e gli impegni presi, non saranno "nero su bianco". Ad affermarlo all'Adnkronos sono alcuni agricoltori aderenti al movimento, protagonista della protesta dei trattori di questi giorni arrivata fino a Roma. "Abbiamo ottenuto ma non molliamo finché l'accordo non sarà nero su bianco e nelle varie province restiamo in presidio, ad esempio qui a Brescia" afferma Davide Pedrotti, il giovane allevatore di vacche da latte, referente di Riscatto per il bresciano e che, tra l'altro avrebbe voluto salire sul palco di Sanremo. "Anche se a Roma stanno pensando di tornare nei luoghi di origine, una ventina di presidi rimarranno operativi, in Lombardia, in Friuli Venezia Giulia, Campania, Puglia, in Sardegna..." spiega Pedrotti e annuncia "dobbiamo aspettare fino al 26 febbraio quando ci sarà la riunione straordinaria della Commissione Ue a Bruxelles dove si vedrà se le modifiche alla Pac annunciate saranno realizzate (prima fra tutte lo stop all'obbligo di lasciare il 4% dei terreni incolti).

Quanto all'esenzione dell'Irpef per i redditi sotto ai 10mila euro, allo studio del governo "non è il punto forte della nostra protesta ma piuttosto che ci paghino il giusto prezzo ai nostri prodotti".

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Sulla stessa lunghezza d'onda Roberto Congia, portavoce di Riscatto per la Sardegna, che nei giorni scorsi era venuto a Roma e aveva partecipato venerdì all'incontro con il ministro Francesco Lollobrigida. "Veramente non ho sentito ancora i portavoce del coordinamento nazionale perché voglio capire bene come è andata – spiega Congia raggiunto telefonicamente dall'Adnkronos – ho visto il comunicato, sono contento perché la piattaforma riguarda anche la Sardegna e se sarà confermata l'apertura del tavolo anche sugli ecoschemi per il settore ovicaprino saremo pronti a smobilitare e a discutere con le istituzioni in maniera costruttiva". "Siamo più sereni perché c'è un impegno a convocare dei tavoli e a discutere la nostra piattaforma – aggiunge Congia – cogliamo in maniera positiva la disponibilità a discutere e a dare delle risposte certe, alcune sono già arrivate, come ad esempio per l'esenzione dell'Irpef. Quindi il clima è meno agguerrito. Siamo agricoltori e i pastori della Sardegna a Cagliari, Olbia e Porto Torres, e continuiamo a essere uniti al movimento Riscatto Agricolo, nel quale non c'è politica di mezzo – conclude – attendiamo risposte positive, decideremo tutti assieme il da farsi". Intanto, annuncia Congia, il 15 febbraio a Bolotona, un comune in provincia di Nuoro, nel cuore dell'isola, i pastori sardi che appoggiano Riscatto Agricolo terranno una manifestazione.

Intanto una nuova 'protesta' dei trattori è prevista giovedì mattina a Roma. Due sigle, 'Altragricoltura' e 'Popolo produttivo' hanno preavvisato la questura di Roma che, nella notte tra martedì e mercoledì, arriveranno nella Capitale un centinaio di mezzi agricoli provenienti da Caserta, Fondi, Velletri e dall'Abruzzo per posizionarsi in un'area privata nella zona di Castel di Leva. Giovedì mattina, 15 febbraio, due trattori, 'scortati' dalle forze dell'ordine, arriveranno fino al Colosseo. Giovedì pomeriggio è prevista invece l'iniziativa dei Comitati Riuniti Agricoli (Cra) Agricoltori traditi, 'capitanati' tra gli altri da Danilo Calvani, al Circo Massimo.