Venerdì 8 Novembre 2024
RUBEN RAZZANTE*
Economia

Privacy, vale anche per Wikipedia . Il Garante: rispetti gli obblighi

Richiamo all’enciclopedia online: deve attenersi alle norme sul giornalismo e sulla manifestazione del pensiero

Privacy, vale anche per Wikipedia . Il Garante: rispetti gli obblighi

Privacy, vale anche per Wikipedia . Il Garante: rispetti gli obblighi

Navigando in Rete ci si imbatte in contenuti professionali e amatoriali e spesso si fa fatica a distinguere gli uni dagli altri. Wikipedia, enciclopedia online a contenuto libero, collaborativa, plurilingue e gratuita, sostenuta dalla Wikimedia Foundation, un’organizzazione statunitense senza scopo di lucro, è a metà strada perché contiene informazioni spesso puntuali e aggiornate, simili a quelle pubblicate dai media professionali, ma non ha finalità commerciali e quindi si alimenta con lo spontaneismo degli utenti. Tuttavia, quello che c’è scritto su Wikipedia viene considerato attendibile e dunque assurge a tutti gli effetti al rango di informazione primaria. Di qui l’obbligo, in capo all’entità societaria che la gestisce, di assoggettarsi alle norme sulla privacy, al pari delle testate giornalistiche registrate. Lo ha ribadito efficacemente l’Autorità garante della privacy, presioeduta da Pasquale Stanzione, rispondendo al reclamo di un interessato che non aveva vis Wikipedia Foundation. Vanno distinti due concetti. Il primo riguarda l’applicabilità a Wikipedia del Gdpr, Regolamento europeo sul trattamento dei dati personali.

Il secondo, invece, attiene alle regole di conservazione in Rete di contenuti del passato. Per quanto riguarda il primo punto, l’Autorità è stata perentoria nel precisare che il trattamento di dati personali effettuato da Wikipedia ricade sotto il Gdpr e ai contenuti pubblicati si applicano le norme sull’attività giornalistica e la manifestazione del pensiero, nonostante la sede legale della Fondazione che gestisce quell’enciclopedia on-line sia negli Usa. La Fondazione si definisce un "host neutrale" che ospita contenuti inseriti da utenti volontari. In realtà Wikipedia, non solo offre un servizio di informazione su una grande varietà di argomenti, ma lo rivolge anche al mercato europeo, come dimostrano la costante azione di indirizzo e verifica degli standard qualitativi dei contenuti destinati dalla Fondazione alla comunità degli utenti.

Si realizza così – spiega il Garante – quel requisito di intenzionalità nell’offerta di servizi che permette di applicare il Gdpr a un titolare del trattamento stabilito in un Paese terzo e senza stabilimento nella Ue. Il secondo punto, invece, attiene alle richieste di oblio su Wikipedia. Può un utente chiedere la cancellazione di alcuni contenuti che lo riguardano? Quasi mai, perché prevale sempre il diritto all’informazione degli utenti su fatti di interesse pubblico. Gli archivi di siti e giornali, quindi anche quello di Wikipedia, rivestono un ruolo cruciale per consentire la ricostruzione storica degli eventi. In questo caso, però, il Garante ha autorizzato la deindicizzazione dell’articolo da parte di Wikipedia perché esso conteneva riferimenti a una condanna inferiore a due anni di carcere, soglia al di sotto della quale non scatta neppure l’inserimento nel casellario giudiziale e quindi neppure l’obbligo di conservazione della notizia nella memoria della Rete, stante il progressivo affievolimento dell’interesse pubblico a conoscerla.

*Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano