Martedì 7 Maggio 2024

Pensioni, nuova Quota 103. Ecco quanto si perde: le simulazioni. Tetto di 1.750 euro fino a 67 anni

La Cgil ha calcolato la decurtazione dell’assegno che si ottiene anticipando l’uscita dal lavoro con il sistema pensionistico introdotto dal governo

Roma, 6 novembre 2023 – Riconquistata Quota 103 anche per il 2024, vale la pena, però, mettere in luce la differenza tra la formula valida per quest’anno e quella che partirà il prossimo primo gennaio, perché nella nuova versione l’assegno sarà calcolato interamente con il sistema contributivo, con una perdita secca dell’ammontare della pensione oscillante tra il 10 e il 17 per cento, e perché, fino ai 67 anni, non si potrà incassare un importo superiore a 1.750 euro netti.

Nuova Quota 103, le simulazioni
Nuova Quota 103, le simulazioni

Calcoli disincentivanti

Due notevoli correzioni che renderanno il meccanismo poco appetibile tant’è che si stimano non più di 11 mila uscite. Ma vediamo, attraverso una serie di casi, che cosa potrà avvenire nel concreto sulla scorta delle simulazioni e dei calcoli messi a punto dalla Cgil.

Cifra massima fino a 67 anni

Innanzitutto, con la nuova Quota 103 l'assegno sarà ricalcolato con il metodo contributivo e con un tetto massimo mensile pari a quattro volte il minimo, circa 2.250 euro lordi mensili (1.750 euro netti).

Questo tetto rimarrà fino ai 67 anni, età del pensionamento di vecchiaia, poi l’assegno diventerà pieno: dunque, per più anni, a seconda dell’età di partenza, ci sarà un taglio mensile non recuperabile.

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Perdita per uno stipendio di 25mila euro

Non basta. Il calcolo contributivo di tutto l’importo della rendita comporterà una perdita di 180 euro mensili, pari al 10,2% dell'assegno complessivo, per una lavoratrice che perfezionerà quota 103 con 41 anni di contribuzione e 62 anni di età nel prossimo anno, con una retribuzione lorda di 25.000 euro lordi. Con decorrenza dell'assegno, di pensione trascorsi 7 mesi dal perfezionamento del requisito, dal primo ottobre 2024, infatti, e considerando che il requisito di età contributi è raggiunto a febbraio 2024, il mancato guadagno lordo su una attesa di vita media delle donne di 84,8 anni ammonta a 51.480 euro.

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Perdita per uno stipendio di 50mila euro annui

L'ufficio Politiche previdenziali del sindacato ha poi preso in esame un lavoratore che tra scatti di carriera e progressioni stipendiali arriva a percepire una retribuzione annua di 50mila euro: la perdita mensile sale a 475,35 euro. La pensione con "quota 103” calcolata con il ricalcolo contributivo sarà di 2.273,77 euro lordi mentre con calcolo misto sarebbe stata di 2.749,12 euro lorde. Il lavoratore perfezionerà quota 103 con 41 anni di contribuzione e 62 anni di età nel 2024, sempre con decorrenza dell'assegno trascorsi 7 mesi dal perfezionamento del requisito dal primo ottobre 2024, considerando che il requisito è perfezionato a febbraio 2024. Con 13 anni nel sistema retributivo il calcolo del mancato guadagno lordo su un'attesa di vita media degli uomini di 80,5 anni (calcolando quindi 475,35 per 13 per 18anni) è di 111.231 euro.

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