Sabato 15 Giugno 2024
CONTENTS
Economia

Pensioni, a dicembre in arrivo aumenti

A quanto ammontano e a cosa sono dovuti gli aumenti delle pensioni di dicembre 2023

Roma, 30 novembre 2023 – Buone notizie per i pensionati italiani che a dicembre 2023 potranno contare su delle pensioni più alte in virtù dell'aumento previsto dello 0,8% che va a colmare la differenza tra l’indice Istat applicato in maniera provvisoria dal 1° gennaio 2023, pari allo +7,3%, e quello definitivo che è dell’8,1%.

Aumenti pensione - Crediti Pexels
Aumenti pensione - Crediti Pexels

All’aumento dello 0,8% si aggiungono anche gli arretrati degli altri 11 mesi del 2023. A confermare gli aumenti delle pensioni di dicembre è stato il messaggio dell’Inps n. 4050 del 15 novembre 2023 nel quale si specifica anche che il conguaglio interesserà complessivamente 21 milioni di prestazioni. Era stato invece decreto legge n. 145/2023, collegato alla Manovra 2024 e approvato dal Cdm ad ottobre, a prevedere l’anticipo a dicembre 2023 delle usuali operazioni di conguaglio che, altrimenti, si sarebbero verificate a partire da gennaio 2024.

Aumenti delle pensioni di dicembre 2023, la procedura

Per quanto riguarda l’operatività degli aumenti, è necessario precisare fin da adesso che la rivalutazione a conguaglio del 2022 non viene applicata nella stessa misura a tutte le categorie di pensionati, ma segue le fasce d’importo della pensione. Entrando più nello specifico:

  • la rivalutazione dello 0,8% spetterà in misura piena solo a chi percepisce delle pensioni non superiori a 4 volte il trattamento minimo garantito dall’Inps. Questo vuol dire che la perequazione per intero si rivolge soltanto a chi ha assegni pensionistici del valore massimo di 2101,52 euro al 31 dicembre 2022
  • la rivalutazione in aumento sarà invece più contenuta al crescere della fascia del trattamento pensionistico. Scende dell’85% dell’aumento massimo previsto, per chi a dicembre 2022 ha percepito una pensione compresa tra di almeno 2102,53 e 2626,90 euro, al 53% per cifre da 2626,90 a 3152,28 euro, al 47% per chi ha percepito un assegno compreso tra 3152, 29 e 4203,05 euro, al 37% nel caso di pensioni dai 5253,81 euro in su.

Gli importi previsti dagli aumenti

Compreso il metodo con cui verranno distribuiti gli aumenti, ci concentriamo ora sugli importi aggiuntivi che saranno presenti negli assegni 2023. Iniziamo allora col dire che l’adeguamento fa crescere prima di tutto il trattamento minimo previsto nel 2023. Questo passa dagli attuali 563,73 euro (rivalutazione al 7,3%) a 567,94 euro (+8,1%). E ancora:

  • per assegni da 1000 euro la rivalutazione sarà di 8 euro, cui a dicembre 2023 si aggiungono anche gli arretrati, per un totale di 104 euro
  • gli assegni da 1500 euro subiranno una rivalutazione di 12 euro, per un totale di 156 euro in più a dicembre
  • gli assegni da 2500 euro avranno una rivalutazione di 17 euro, per un totale di 221 euro in più a dicembre
  • gli assegni da 3mila euro avranno una rivalutazione di 12,72 euro, per un totale di 152,74 euro in più a dicembre
  • gli assegni 5500 euro avranno una rivalutazione di 13,75 euro, per un totale di 165 euro in più a dicembre.

È doveroso specificare che da gennaio 2024 l’aumento delle pensioni avverrà solo nella misura della rivalutazione mensile dell’8,1% totale, senza dunque il conguaglio dei mesi precedenti come, invece, avverrà a dicembre 2023. Infine, per quanto riguarda i trattamenti assistenziali, come la pensione di inabilità civile e l’assegno mensile, rispettivamente per invalidi totali e parziali, l’assegno mensile sale a 316,25 euro e 507,03 euro. Non sono invece incluse nella rivalutazione le prestazioni non soggette, per legge, a questa pratica. Si tratta dell’Ape sociale, degli assegni straordinari di sostegno al reddito, dell’isopensione e dell’indennità mensile erogata con il contratto di espansione.