Giovedì 25 Aprile 2024

Nei padiglioni di Fiera Milano la sostenibilità è in... bottiglia

Nei padiglioni  di Fiera Milano  la sostenibilità  è in... bottiglia

Nei padiglioni di Fiera Milano la sostenibilità è in... bottiglia

A FIERA MILANO LA SOSTENIBILITÀ si concretizza anche con un progetto di economia circolare in sinergia con Coripet. Nel quartiere espositivo si recupera ben il 97% dei rifiuti e dall‘intesa sottoscritta tra Fiera Milano e Coripet, consorzio volontario, riconosciuto dal Ministero dell‘Ambiente, tra produttori, converter e riciclatori di bottiglie in Pet, i due enti hanno intrapreso insieme, tra gli stand dei padiglioni del quartiere fieristico a Rho, un percorso per raggiungere risultati sempre più eccellenti in termini di sostenibilità ed economia circolare. Fiera Milano e Coripet collaborano per incentivare il recupero delle bottiglie di plastica PET vendute presso il quartiere espositivo. A Fiera Milano sono presenti, infatti, tre eco-compattatori dedicati alla raccolta in filiera controllata della plastica Pet.

Attraverso un circuito di fidelizzazione dedicato a tutti coloro che depositano le bottiglie negli eco-compattatori, Fiera Milano e CORIPET coinvolgono il pubblico della fiera in un progetto di grande impatto ambientale, operando per migliorare gli aspetti più significativi legati alla gestione dei rifiuti presso il quartiere fieristico. Tutta la plastica raccolta negli eco-compattatori è avviata, in filiera alimentare controllata, agli impianti di recupero del circuito Pet, per la produzione di materia prima seconda (R-Pet), poi impiegata per la produzione di nuovi imballaggi ad uso alimentare. "L’attenzione per l’ambiente e per l’impatto generato dalle proprie attività rappresenta una priorità per Fiera Milano e l’obiettivo che il Gruppo persegue è quello di essere una piattaforma leader per eventi sostenibili", spiega Andrea Maldi (nella foto), Cfo e responsabile Sostenibilità del Gruppo Fiera Milano. "Le manifestazioni fieristiche, infatti, possono avere un‘impronta ecologica significativa proveniente dalle varie fasi dell’evento, tra cui la costruzione degli stand espositivi, la ristorazione, lo smantellamento e la gestione finale dei rifiuti, che possono includere anche i materiali plastici derivanti dalle bottiglie di acqua che rappresentano, insieme alla carta, il 18% del totale dei rifiuti prodotti nel quartiere espositivo. Fiera Milano si impegna a ridurre l’impatto ambientale connesso all’organizzazione e allo svolgimento degli eventi e delle manifestazioni, favorendo la riduzione delle emissioni di CO2 prodotte dalle attività fieristiche, in linea con il più ampio impegno del Gruppo nel voler aderire all’iniziativa internazionale Net Zero Carbon Events che ha come obiettivo la riduzione del 50% delle emissioni prodotte entro il 2030 e la totale decarbonizzazione degli eventi al 2050".

A tal fine, Fiera Milano ha implementato un piano volto a far diventare il proprio quartiere fieristico un esempio virtuoso nel segno dell’economia circolare. Il Gruppo sta lavorando ad iniziative di responsabilità sociale con l’intenzione di proporre un quartiere sempre più sostenibile, tra cui la promozione all’utilizzo degli eco-compattatori durante le manifestazioni fieristiche. Il quartiere fieristico a Rho, nel 2022, ha registrato una produzione totale di rifiuti pari a 7.105,139 tonnellate, per la quasi totalità rappresentati da "rifiuti non pericolosi" quali ad esempio carta, plastica, imballaggi in materiali misti, imballaggi in legno, rifiuti indifferenziati, rifiuti metallici e rifiuti ingombranti. Il 97% dei rifiuti totali prodotti nel quartiere espositivo è destinato ad impianti di recupero dei rifiuti mentre il 3% è destinato ad impianti che eseguono operazioni di smaltimento. Circa il 30% dei rifiuti destinati a recupero è avviato a termovalorizzazione e permette di alimentare mediante il teleriscaldamento il quartiere stesso. Infine, con l’obiettivo di far riflettere sulla gestione dei rifiuti gli oltre 4 milioni di visitatori che si recano in fiera ogni anno, da qualche giorno, nell’atrio del Centro Servizi del quartiere fieristico a Rho, è stata posizionata un’opera d’arte dell’artista Scrivano Rosario (foto sotto): una scultura composta da circa 14.000 bottiglie di plastica, raffigurante un bambino che avvolge il mondo tra le braccia. "L’opera vuole sensibilizzare sulla riduzione dei rifiuti, in particolare quelli di plastica – precisa l’artista Rosario Scrivano – È un profondo messaggio sociale volto a contribuire ad un impegno comune a fronte di uno dei più gravi problemi della nostra società".

L‘adozione degli obiettivi legati all‘attuazione di un importante programma legato alla sostenibilità è stato certificato, di recente, anche dall’agenzia di rating Sustainalytics che ha emesso il rating ESG su Fiera Milano con un punteggio di 16,9 (in una scala compresa tra 0 e "40, dove 0 indica la valutazione migliore e "40 la peggiore), posizionando il Gruppo Fiera Milano nella seconda migliore classe di rating "Low Risk". Grazie a una solida gestione dei rischi Esg e delle politiche e dei programmi avviati in ambito di sostenibilità, Fiera Milano rientra nel 15% delle aziende più virtuose fra le circa 15.000 valutate in tutto il mondo da Sustainalytics. La corporate governance di Fiera Milano è stata valutata in maniera particolarmente positiva con una valutazione "strongabove average" rispetto al panel di riferimento. La dimensione sociale ha visto nella gestione della salute e sicurezza di dipendenti e clienti e nello sviluppo delle risorse le aree maggiormente valorizzate. Sustainalytics, infine, pur ritenendo che il Gruppo Fiera Milano sia esposto in maniera modesta ai rischi ambientali, ne apprezza e riconosce le competenze distintive in materia di misurazione delle emissioni gHG e dei relativi programmi che coinvolgono le proprie manifestazioni.

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