Mercoledì 2 Ottobre 2024
ELENA COMELLI
Economia

Msc compra il 49% e salva Moby Entro fine anno salirà sui treni Italo

Il gruppo controllato dalla famiglia Aponte battezza a Trieste la nuova portacontainer dei record

Msc compra il 49% e salva Moby  Entro fine anno salirà sui treni Italo

Msc compra il 49% e salva Moby Entro fine anno salirà sui treni Italo

di Elena Comelli

Msc, il gruppo di Gianluigi Aponte, ha finalizzato l’acquisizione del 49% di Moby e ha annunciato entro l’anno anche il closing dell’acquisizione di Italo. "Noi crediamo molto nel treno, non solo per le merci ma anche per i passeggeri e penso che il futuro sarà quello: dunque sicuramente andremo avanti con questa presa di partecipazione che penso potremo chiudere da qui a fine anno", ha annunciato Diego Aponte, figlio di Gianluigi e presidente di Msc, in occasione del varo della nuova portacontainer Nicola Mastro, il colosso dei record battezzato ieri a Trieste.

Dopo il lungo percorso che ha portato all’omologa del concordato preventivo, Moby è dunque salva. Il colosso di Ginevra aveva annunciato l’acquisizione, con una mossa a sorpresa, già nel marzo 2022, "per consentire l’immediato risanamento del gruppo Moby, nell’interesse dei suoi 6.000 lavoratori". Msc è entrata prima con il 25%, salendo poi al 49% con un esborso di 150 milioni. Il restante 51% è rimasto nelle mani di Vincenzo Onorato. L’ingresso di Aponte ha consentito a Onorato di ottenere la fidejussione richiesta dai commissari di Tirrenia per evitare il fallimento. Ora quell’operazione è stata finalizzata.

Ma il gruppo Msc non si ferma. L’anno scorso, subito dopo l’ingresso nella ‘Balena blu’, sono state acquistate anche le infrastrutture in Africa di Vincent Bolloré per 5,7 miliardi. Bolloré Africa Logistics gestisce 16 stazioni container, sette terminal ro-ro, tre concessioni ferroviarie e magazzini. Adesso Msc è al vertice nel settore container, dopo aver superato la danese Maersk per capacità di trasporto.

E non è finita qui. Il prossimo passo è sui treni ad alta velocità di Italo, un tassello importante per il gruppo nel trasporto passeggeri verso i porti d’imbarco di traghetti e crociere. Il closing è imminente, ma le grandi manovre erano già cominciate l’anno scorso, quando Global Infrastructure Partners e Msc hanno aperto un dossier sull’acquisizione, con l’obiettivo di creare un nuovo veicolo dove la stessa Gip avrebbe dovuto reinvestire il 50% delle risorse, mentre una quota paritetica doveva essere a carico di Aponte. Si è parlato di una valutazione tra i 5-6 miliardi.

Nel 2018 Gip aveva rilevato Italo da azionisti italiani (tra i quali Luca Cordero di Montezemolo, Flavio Cattaneo, Gianni Punzo, Isabella Seragnoli e Alberto Bombassei che poi avevano reinvestito circa 150 milioni) sulla base di una valutazione di quasi 2,4 miliardi. Così, passo dopo passo, Aponte ha costruito un colosso della blue economy che comprende portacontainer, navi da crociera, traghetti, terminal e ora anche treni.