Mercoledì 8 Maggio 2024

Il mercato del riciclo dei metalli, dal numero delle imprese a fatturato e occupazione: un settore in crescita

Il comparto italiano del recupero di rottami è formato complessivamente da 7.457 imprese

Riciclo dei metalli: un settore in crescita

Riciclo dei metalli: un settore in crescita

Nel settore della sostenibilità ambientale e del riuso, il riciclo dei metalli è una buona pratica che riveste un ruolo importante – in grado di generare benefici per la tutela dell’ambiente, lo sviluppo economico e il settore occupazionale. Il riciclo permette di riutilizzare un metallo già prodotto e garantire un risparmio energetico. Infatti, la produzione di un metallo puro dal minerale è un processo energeticamente dispendioso. Quello recupero e riciclo dei metalli in Italia è uno spicchio di economia nazionale in crescita come rivela lo studio di settore, prima ricerca in Italia, condotto da Assofermet realizzato insieme a Cerved.

Le imprese coinvolte

Il settore italiano del recupero di rottami e autodemolitori è formato complessivamente da 7.457 imprese. Il 65,9% del totale delle imprese si occupa principalmente di commercio all’ingrosso di rottami, il 20% ha come attività principale il recupero di rottami e cascami metallici e il 14,1% è composto da autodemolitori. Sul fronte del modello societario, il 41% delle imprese del settore è composto da società di capitali. Il 59% delle imprese è costituito da società di persone e ditte individuali.

Il fatturato

Le società di capitali sono responsabili di oltre il 90% del fatturato complessivo. Stando agli ultimi dati disponibili (2021), il fatturato complessivo delle 2.704 società di capitali attive è pari a quasi 17 milioni di euro. Il 72,31% delle imprese ha un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro, mentre il 20,3% ha registrato un fatturato compreso fra i 5 e i 25 milioni di euro. Superano i 25 milioni di euro i bilanci del 7,39% delle imprese. Le aziende che si occupano di commercio all’ingrosso di rottami sono responsabili di più di 9 miliardi di euro di fatturato, vale a dire oltre la metà del dato complessivo.

Bilanci con trend in aumento nel 2023

Per quanto riguarda il 2022, si registra un leggero calo rispetto al 2021 con 16,8 miliardi di euro mentre nel 2023 si prevede di raggiungere i 18 miliardi di euro.

L’occupazione

Il settore dà buoni riscontri anche in termini di occupazione. Fra il 2019 e il 2021 si è registrato un aumento del numero di dipendenti, previsto in crescita anche nel 2023 per le società di capitali attive. Per completare il quadro di un settore in ottima salute, anche il numero di dipendenti delle società di capitali attive, assestato a 14.767 nel 2019, è aumentato: 16.349 persone impiegate nel 2021, con una crescita del 10,7% e una media di poco più di 6 dipendenti per azienda.

Analisi del fatturato e del modello societario

Nonostante le società di persone e le ditte individuali rappresentino più della metà delle aziende analizzate (59%), la stima del loro fatturato complessivo è fortemente inferiore alle società di capitali che si ferma a circa 900.000 milioni euro poco più del 5% di quanto registrato per le società di capitali. Nel 2021, il 69,76% delle società di persone e ditte individuali ha fatturato una cifra compresa fra i 50.000 e i 250.000 euro: il 7,33% delle imprese ha fatturato meno di 50.000 euro, mentre le restanti attività economiche hanno registrato fatturati superiori ai 250.000 euro. Dal punto di vista del personale, la media per il 2021 è di meno di due dipendenti per azienda: con 2.967 dipendenti complessivi, il numero è in aumento di più di 300 unità rispetto al 2019.

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