Sabato 27 Luglio 2024

Un binario che corre tra Palermo e Detroit

OMER SVILUPPA E PRODUCE internamente, attraverso un processo produttivo fortemente verticalizzato, la totalità delle forniture per i propri clienti negli...

Un binario che corre tra Palermo e Detroit

Un binario che corre tra Palermo e Detroit

OMER SVILUPPA E PRODUCE internamente, attraverso un processo produttivo fortemente verticalizzato, la totalità delle forniture per i propri clienti negli stabilimenti industriali di Carini in provincia di Palermo e di Sterling Heights a Detroit (Michigan, Usa). Lo stabilimento italiano, articolato su due impianti situati a breve distanza l’uno dall’altro nel distretto industriale di Carini, è il centro produttivo per il mercato europeo e per gli altri mercati diversi da quello nord americano. Nello stabilimento statunitense invece dal 2017 si realizzano i prodotti destinati al mercato del Nord America. Il gruppo guidato dal presidente e ad Giuseppe Russello ha intrapreso la via dell’internazionalizzazione della produzione come scelta strategica al fine di cogliere le opportunità commerciali offerte da un mercato in forte espansione, e destinatario di investimenti significativi nel settore ferroviario, quale quello del continente nord americano. Gli interiors realizzati da Omer sono perlopiù prodotti utilizzando l’alluminio, un materiale totalmente riciclabile che presenta caratteristiche di versatilità e leggerezza che ben si adattano a differenti applicazioni in ambito ferroviario e non solo. In particolare Omer ha creato una tecnologia ibrida registrata, chiamata Warm Forming che combina la convenienza tipica del Cold Forming e l’alta formabilità tipica del Super Forming. Questa tecnologia di formatura a caldo, messa a punto da Omer in collaborazione con il Politecnico di Bari, consente di modellare le lastre di alluminio attraverso un processo di riscaldamento localizzato e computerizzato, a temperatura controllata, assicurando la produzione in serie di componenti complessi e di design privi di difetti.

Da alcuni studi condotti da Omer si stima inoltre che su una percorrenza media di 500.000 km un pannello finestrino in alluminio riduce le emissioni di CO2 quasi della metà rispetto al medesimo elemento realizzato in vetroresina. Inoltre a fine vita l’alluminio utilizzato potrà essere interamente riciclato, con un risparmio energetico del 95% rispetto alla produzione ex novo a partire dalla bauxite.

A. Pe.