Milano, le sfide aperte per finanza e cooperazione

Milano, le sfide  aperte per finanza  e cooperazione

Milano, le sfide aperte per finanza e cooperazione

NELL’AMBITO della tappa di Milano (15-17 maggio) del Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) si toccheranno diversi temi, tra cui quello della cooperazione previsto dal Goal 17 dell’Agenda 2030. In vista dell’SDG Summit di settembre 2023, del Summit sul futuro convocato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per il 2024 e alla luce della persistente crisi internazionale dovuta alla guerra in Ucraina nonché alla crisi climatica, si fa sempre più necessaria una riflessione sul ruolo delle istituzioni multilaterali per far fronte alle sfide presenti e prossime. Non a caso l’obiettivo del vertice voluto da Guterres è quello di rafforzare le strutture della governance globale e stipulare un "Patto per il futuro" per avanzare a passo spedito verso la realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Secondo le ultime stime dell’Onu, infatti, l’umanità potrebbe superare i nove miliardi entro il 2050, con difficoltà di approvvigionamento di molti Paesi in via di sviluppo come l’invasione russa dell’Ucraina ha chiaramente dimostrato. Inoltre, la Banca mondiale ha calcolato che entro il 2050 si avranno almeno 200 milioni di "migranti climatici", una categoria che attualmente non ha un proprio status internazionale, ma che rappresenta un fenomeno che desta forti preoccupazioni e forti tensioni sociali tra Paesi.

A Milano, inoltre, si toccheranno due delicati argomenti che toccano da vicino lo sviluppo sostenibile: finanza e greenwashing. Le imprese stanno andando incontro a numerosi cambiamenti nel rapporto con il sistema bancario e assicurativo influenzati dalla crescente necessità di misurare per scopi diversi il proprio orientamento verso la sostenibilità. In questo quadro rimane rilevante il tema del greenwashing: il termine "sostenibilità", in Italia come nel mondo, è ormai inflazionato, diffuso tra politica, media, scuola e mondo dell’advertising. Il rischio è che questa parola, che porta con sé una serie di valori fondanti, possa perdere la sua efficacia ed essere usata impropriamente. E non soltanto nel caso delle strategie di comunicazione con messaggi ingannevolmente positivi sotto il profilo ambientale (greenwashing), ma anche quando queste operazioni riguardano il piano sociale (socialwashing). L’ASviS ha contribuito attivamente alla diffusione dei valori dell’Agenda 2030 nella società: ora è arrivato il momento di salvaguardarli, identificando i casi fintamente virtuosi e promuovendo invece quelli più validi. Per farlo bisogna dotarsi di strumenti di analisi, rafforzare l’approccio multi-stakeholder e produrre azioni concrete, come un patto tra consumatori e produttori contro il greenwashing.

Infine, si parlerà anche dell’elaborazione delle Strategie regionali e delle Province autonome per lo sviluppo sostenibile, e della trasformazione che deve investire l’attuale modello economico attraverso la diffusione dei contenuti dell’ultimo rapporto "Earth for all - A survival guide for humanity" (pubblicato nel settembre 2022) del Club di Roma. Lo studio spiega in maniera chiara e documentata perché è indispensabile un "salto da gigante" attraverso dei cambiamenti sistemici per l’intera umanità, scelta indispensabile per l’attuazione stessa dei Goal dell’Agenda Onu 2030. Il rapporto Earth for all formula inoltre delle proposte concrete e ambiziose che necessitano di un’integrazione forte e coerente nelle capacità di visione e di proposta politica che consideri un quadro di riforme nella scala internazionale attraverso un multilateralismo riformato e un’attuazione pratica alla scala territoriale, che implicano il coraggio di compiere il "salto da gigante".

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