Prima il consiglio di amministrazione, poi l’assemblea il 18 giugno. Il cda di Benetton, oggi nella sede di Villa Minelli, segnerà l’ennesimo tentativo di rimettere in carreggiata il gruppo di Ponzano che si prepara all’uscita dell’amministratore delegato Massimo Renon, in vista dell’arrivo di un nuovo ceo, e all’addio alla presidenza di Luciano che 60 anni fa, nel 1965, l’ha fondato con la sorella Giuliana e i fratelli Gilberto e Carlo. Un passo indietro "rumoroso", annunciato con un’intervista in cui l’89enne presidente si è definito "tradito" dall’ad e dai suoi manager, colpevoli di avergli nascosto una perdita importante. Si tratta, alla fine, di 230 milioni di euro (a fronte di oltre 1 miliardo di ricavi) che il consiglio si troverà ad esaminare nell’approvare i conti del 2023, a cui darà poi il via liberà l’assemblea in agenda il 18 giugno.
Un anno da shock per il gruppo del tessile che cercava il pareggio e sui cui Edizione, la cassaforte guidata da Alessandro Benetton, è pronta a intervenire, in arco temporale di 4 anni con 260 milioni di euro. Un’iniezione a sostegno del piano di riorganizzazione e di rilancio del gruppo (il cui peso nel business della holding è solo del 2%) che verrà portato avanti da un nuovo management.