Il pacchetto famiglia della manovra favorisce anche i nuclei con almeno due figli di età inferiore ai 3 anni. Oltre al risparmio del
canone Rai in bolletta, che riguarda tutta
la platea dei contribuenti, per un nucleo
con un reddito fino a 15mila euro sarà
confermata la “Carta Dedicata a te“ da
382 euro, mentre l’assegno unico
raddoppia, fino ad arrivare a oltre 370
euro al mese.
L’effetto dell’accorpamento delle prime
due aliquote e il taglio del cuneo fiscale porterà in media uno sconto annuo di mille euro, ai quali aggiungere i 2.100 euro del bonus asilo. In tutto circa 8.265 euro all’anno. Bisogna però sempre ricordare che il taglio degli oneri contributivi in busta paga è stato già varato l’anno
scorso e la conferma dell’intervento
servirà solo a evitare una decurtazione
degli stipendi. I sostegni si riducono
fortemente per un reddito
di 35mila euro, attestandosi sui 5.700
euro, considerando anche una famiglia
che deve pagare le rette per l’asilo.
Quasi inconsistenti, invece, i vantaggi
per i redditi più alti, oltre i 60mila euro,
per i quali si azzerano sia i vantaggi
legati al taglio del cuneo fiscale sia quelli
della revisione delle aliquote Irpef. Inoltre, per usufruire del bonus asilo, il governo ha
previsto un tetto Isee di 40mila euro, concentrando le risorse a disposizione
(poche) sulle fasce di popolazione più
deboli. In compenso, restano gli 80
euro al mese dell’assegno unico
per i due figli a carico e la riduzione
del canone Rai in bolletta di 240 euro
all’anno. Con un vantaggio
economico complessivo che si attesta sui 720 euro all’anno.