Sabato 9 Novembre 2024
GIULIA BERGAMI
Economia

Lavoro flessibile e articolo 18, il Regno Unito va controcorrente: ecco l'Employment Rights Bill

Tra le novità ci sono la protezione contro il “licenziamento ingiusto” e la maggiore tutela per donne in gravidanza e neomamme. Non incluso invece il diritto alla disconnessione

Una veduta delle Houses of Parliament a Londra

Una veduta delle Houses of Parliament a Londra

Roma, 14 ottobre 2024 – Entro 100 giorni dall'insediamento, il governo britannico guidato da Keir Starmer aveva promesso una legge sul lavoro. Giovedì, al 97esimo giorno, ha svelato la proposta di legge di 158 pagine denominata Employment Rights Bill.

Il nuovo ‘Employment Rights Bill’

Tra le novità più rilevanti della proposta c'è l'estensione di alcuni diritti per i lavoratori, come fornire protezione contro il “licenziamento ingiusto” dal primo giorno, consentendo ai datori di lavoro di operare periodi di prova, stabilire il congedo parentale e di lutto dal primo giorno, porre fine ai contratti a zero ore di sfruttamento e alle pratiche di “licenziamento e riassunzione” a condizioni peggiori, rendere il lavoro flessibile la norma dove è possibile, fornire protezioni dal licenziamento più forti per le donne in gravidanza e le neomamme, stabilire una nuova Fair Work Agency con nuovi poteri per far rispettare la retribuzione delle ferie e rafforzare l'indennità di malattia legale. Attualmente, ad esempio, i dipendenti possono richiedere la malattia solo dopo quattro giorni di assenza, e chi guadagna meno di 123 sterline a settimana non ha diritto a questo sussidio.

Lavoro flessibile

Il lavoro flessibile, che indica una modalità lavorativa che si adatta alle esigenze di un dipendente sia in termini di orari di inizio e di fine giornata che di possibilità lavorative da remoto, potrà essere richiesto dai lavoratori già dal primo giorno. Tuttavia, un datore di lavoro può rifiutare tali richieste se ha delle valide ragioni per farlo. Tra i motivi che il datore può avere contro la concessione del lavoro flessibile, vi sono: • oneri aggiuntivi a carico del datore; • possibili effetti dannosi che il lavoro flessibile ha sulla capacità di soddisfare la domanda dei clienti e sulla qualità del lavoro; • incapacità di riorganizzare il lavoro tra il personale esistente; • impossibilità di reclutare personale aggiuntivo.

Il diritto di disconnettersi

Alcune misure che erano state discusse nei mesi precedenti in attesa che il disegno di legge venisse presentato, come il diritto alla disconnessione o la settimana lavorativa breve, non sono tra i punti inclusi in questo documento. Come prospettiva per il futuro, però, il governo britannico ha pubblicato giovedì anche un altro documento denominato ‘Next Steps’ che delinea le riforme che cercherà di implementare in futuro. Previa consultazione, ciò include: il diritto alla disconnessione, impedendo ai dipendenti di essere contattati fuori orario, salvo circostanze eccezionali; impegno per porre fine alla discriminazione retributiva ampliando il disegno di legge sull'uguaglianza (razza e disparità); il passaggio verso uno status unico di lavoratore e una transizione verso un quadro più semplice, articolato in due parti, per lo status occupazionale.