di Elena Comelli
Entra nel vivo la partita per l’ingresso di Lufthansa nel capitale di Ita Airways con una quota di minoranza. L’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, ieri all’A4E Aviation summit a Bruxelles, ha annunciato che oggi sarà a Roma per un incontro con il governo nell’ambito della trattativa, spiegando che il nodo è il prezzo, "l’ultimo vero ostacolo nella discussione".
Spohr, a quanto si apprende, incontrerà al Mef non solo il ministro Giancarlo Giorgetti, ma anche i vertici di Ita. L’accordo per Spohr "è a poche settimane". E precisa: "Spero ancora di firmare l’intesa preliminare nel periodo di colloqui in esclusiva che scadono il 24 aprile". Il numero uno di Lufthansa ha fatto ovviamente riferimento al bilancio 2022 di Ita, che ha chiuso l’anno con un rosso di 486 milioni, mandando in fumo 1,3 milioni al giorno. Si tratta di numeri molto importanti per la trattativa con Lufthansa, che intende acqusire in un primo tempo il 40% della compagnia dal Mef attraverso un aumento di capitale. Malgrado il bilancio in rosso, Spohr ha assicurato: "Sono assolutamente convinto che si possa arrivare alla creazione di un piano aziendale comune e che una svolta di Ita sia possibile. Credo anche che i recenti colloqui abbiano confermato la nostra convinzione che un turnaround sia possibile una volta che avremo integrato Ita nel gruppo Lufthansa. Le questioni aperte sono in fase di valutazione. Ovviamente Ita ha perso denaro pubblico e questo si riflette sulla valutazione, che rappresenta l’ultimo vero ostacolo nella discussione. Siamo fiduciosi di poter firmare entro il periodo di esclusività", ha dichiarato il manager tedesco. E ha aggiunto: "Ora, il prossimo grande accordo che dobbiamo trovare è sul prezzo che riflette le perdite di Ita. Sono certo che riusciremo a raggiungere questo accordo".
Il numero uno di Ita, Fabio Lazzerini, nel frattempo ha annunciato però una forte crescita del business: "Abbiamo prenotazioni già ricevute per i prossimi mesi che sono circa il 180% superiore all’anno scorso, e sono in crescita con percentuali dal 12-15% settimana su settimana", ha detto a margine di un convegno. Una performance "trainata prevalentemente dal lungo raggio, con un load factor del 90-95%, e dal mercato internazionale ma con una buona tenuta anche del domestico", ha spiegato Lazzerini. A livello di sviluppo industriale, Spohr ha anticipato quello che i tedeschi hanno in mente. Per Lufthansa non c’è, infatti, solo l’hub di Roma Fiumicino: "Non dimentichiamoci che Milano è il terzo bacino passeggeri in Europa dopo Parigi e Londra".
Anche Malpensa e Linate avranno un ruolo, da definire meglio poi come gestire la relazione fra i due hub.