Un maxi investimento da 3,2 miliardi di euro per un nuovo impianto di microprocessori in Italia che, a pieno regime, potrà generare 1.600 nuovi posti di lavoro diretti. È il progetto della società di Singapore Silicon Box annunciato ufficialmente ieri dal ministro per le imprese e il Made in Italy Adolfo Urso assieme ai vertici del colosso asiatico. La nuova fabbrica sarà situata nel Nord Italia ma il luogo esatto resta ancora top secret: "stiamo ancora valutando le possibili location in base a una serie di fattori come il contesto, le infrastrutture, la presenza di istituti di ricerca di università, ma contiamo di avviare l’investimento nei prossimi mesi e comunque entro l’anno", ha spiegato Byung Joon (BJ) Han, co-fondatore e Ceo di Silicon Box, società specializzata in tecnologie chiplet integration, advanced packaging e testing. Per l’inizio lavori si dovrà comunque attendere l’approvazione della Commissione Europea. L’attività contribuirà a soddisfare la domanda di assemblaggio di semiconduttori – principalmente nel mercato europeo – per abilitare nuove tecnologie come applicazioni di nuova generazione nel campo dell’intelligenza artificiale, calcolo ad alte prestazioni e componenti per veicoli elettrici.
Urso ha sottolineato che sarà il primo impianto produttivo nel suo genere in Ue precisando anche che all’investimento di Silicon Box si aggiungeranno "circa 4 miliardi di spese operative previste nei primi 15 anni per assemblaggio intelligente". Quello del colosso di Singapore è il principale progetto attirato finora dal governo nell’ambito del piano nazionale sulla microelettronica che, fra i principali obiettivi ha quello di allargare l’impronta produttiva dell’Italia in questo settore strategico.
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