Mercoledì 8 Maggio 2024

Il presidente di Cna: "Certezze per investire. Servono fondi subito"

L’appello di Costantini: l’Italia deve realizzare un contesto favorevole alla crescita "Ritardi sul Pnrr? Rivedere il piano non è un dramma, bisogna spendere bene".

Il presidente di Cna  "Certezze per investire  Servono fondi subito"

Il presidente di Cna "Certezze per investire Servono fondi subito"

"Non c’è tempo da perdere. Dopo quattro crisi in 15 anni le imprese hanno bisogno di avere una prospettiva e il Paese deve realizzare un contesto favorevole alla crescita a partire dal fisco e investimenti". È l’avviso al governo del presidente di Cna, Dario Costantini, che sottolinea come il sistema delle piccole imprese abbia dato grande prova di reattività con un contributo determinante a crescita e occupazione dopo la crisi pandemica.

Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, propone di anticipare la parte della riforma fiscale sugli incentivi per investimenti e occupazione.

"Siamo favorevoli. È necessario rendere immediatamente operative tutte quelle misure di incentivazione agli investimenti delle imprese, stimolando così la crescita e l’occupazione".

Anche perché le imprese non possono attendere i tempi della delega.

"La riforma fiscale richiederà almeno due anni e diventa indispensabile anticipare le norme che hanno un impatto diretto sulla capacità di investimento del sistema produttivo. Misure che non devono essere circoscritte solo alle società di capitali, ma rivolte all’intera platea delle imprese. In questa logica sarebbe utile anticipare l’estensione della cedolare secca agli immobili per uso strumentale".

Nel complesso, qual è il suo giudizio sulla riforma fiscale?

"È senz’altro apprezzabile l’impegno del governo di affrontare una riforma organica e complessiva. È un’opera titanica di cui il Paese ha assoluto bisogno per ridefinire tributi e aliquote, procedure di accertamento e riscossione, sistema sanzionatorio. Obiettivo deve essere un fisco più leggero e più equo, cancellando le discriminazioni tra le diverse categorie di reddito. Un fisco più semplice, con regole stabili nel tempo e di semplice applicazione".

Un fisco che sostenga la crescita. Ma come?

"Un fisco che sostenga la capacità di investimento. È necessario, parallelamente alla riforma, dare continuità a quegli incentivi che hanno dimostrato di rafforzare le nostre imprese sotto i profili dell’innovazione e della competitività come la Nuova Sabatini e Industria 4.0, per i quali è urgente il rifinanziamento e il potenziamento".

È preoccupato per i ritardi sul Pnrr?

"Il termine fallimento non è contemplato. È in gioco il futuro dell’Italia e dei nostri giovani. Alcune difficoltà erano prevedibili. La Pubblica amministrazione storicamente non riesce a mettere a terra le risorse disponibili. Con il Pnrr dovrebbe triplicare la capacità e non è realistico anche con il nuovo codice degli appalti. E tuttavia non è un dramma rivedere, correggere un piano che è stato definito in un contesto economico completamente diverso rispetto a oggi. Dobbiamo spendere rapidamente ma è più importante spendere bene".

Ma come fare per rispettare i tempi vincolanti?

"Da oltre due anni diciamo che gli obiettivi del Pnrr possono essere realizzati solo coinvolgendo i privati. Pensiamo alla nostra proposta di favorire gli investimenti in piccoli impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili sfruttando i capannoni delle micro e piccole imprese con un credito d’imposta fino a coprire al massimo il 50% dei costi. Realisticamente si possono coinvolgere 200mila Pmi, installando 10 GWh di capacità aggiuntiva senza consumare territorio, tagliando 3,6 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 e riducendo i consumi di gas per almeno un miliardo di metri cubi".

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