
Investire nel lungo periodo in azioni giapponesi è consigliato da esperti come Daisuke Nomoto e Richard Kaye, che vedono opportunità nel mercato nipponico grazie a valutazioni interessanti e trend strutturali positivi.
"IL GIAPPONE è un’opportunità d’oro per gli investitori nel lungo periodo". Parola di Daisuke Nomoto, strategist specializzato nel mercato azionario nipponico che lavora per la casa di investimenti internazionale Columbia Threadneedle Investments. Nelle scorse settimane, Nomoto ha pubblicato un commento in cui loda le virtù del listino del Sol Levante nonostante la sbandata estiva di alcune borse asiatiche, a cominciare da quella di Tokyo che ha visto crescere la volatilità degli indici. "Storicamente, le azioni giapponesi sono correlate negativamente con l’andamento dello yen", sottolinea il gestore di Columbia Threadneedle, che aggiunge: "Uno yen più debole è un fatto positivo per il mercato azionario e viceversa. Quindi, uno dei fattori principali che ha contribuito al recente crollo del mercato è stato il forte aumento delle quotazioni della moneta nazionale giapponese". A parte questo fattore temporaneo, però, Nomoto ritiene che le azioni giapponesi siano appunto interessanti se si guarda alle loro valutazioni sul mercato.
Dopo la correzione estiva delle Borse, infatti, il rapporto tra prezzo dei titoli e gli utili attesi dalle aziende è ora su livelli bassi in rapporto alle medie storiche Inoltre, il rendimento assicurato dalle aziende nipponiche sotto forma di dividendi (cioè attraverso i profitti distribuiti ogni anno) è di quasi il 3%. "È una percentuale interessante", sostiene Nomoto, "ma soprattutto va sottolineato che sono pochi i principali mercati azionari al mondo in cui il rendimento da dividendo è superiore a quello garantito da gran parte delle obbligazioni nazionali, anche quelle con scadenza a lungo termine". Ecco perché, secondo Columbia Threadneedle, il mercato azionario nipponico resta sicuramente un buon bacino in cui pescare.
Nel mese di agosto, il Giappone è stato oggetto di analisi anche da parte di Richard Kaye, portfolio manager della casa di investimenti Comgest che segue le strategie di un fondo azionario nipponico specializzato nelle azioni growth, cioè i titoli di aziende che presentano un alto tasso di crescita grazie ai loro business innovativi. Anche per Kaye, il listino del Sol Levante offre opportunità agli investitori nel medio e lungo periodo, per una serie di trend strutturali che manifesteranno i loro effetti nei prossimi decenni. "Nella società giapponesi è in atto un cambiamento significativo e le aziende nazionali si stanno trasformando per adeguarsi a un modo di lavorare più efficiente, a una maggiore integrazione delle donne nella forza lavoro e a una maggiore integrazione degli immigrati nella manodopera", dice Kaye che aggiunge: "queste caratteristiche della società giapponese sono centrali anche nelle scelte d’investimento per individuare le imprese che guidano questo cambiamento".
Tra queste aziende, secondo il portfolio manager di Comgest, vi è senza dubbio Gmo Payment Gateway, un gruppo giapponese specializzato nelle transazioni cashless, i pagamenti senza l’uso di denaro contante. È un’azienda che ha messo a segno una crescita degli utili di oltre il 25% da quando si è quotata in Borsa perché ha saputo cogliere uno dei cambiamenti della società nipponica: lo spostamento dall’uso contante verso i pagamenti cashless. Tuttavia, secondo Kaye, questo trend dei profitti di Gmo Payment Gateway non è riflesso adeguatamente nel prezzo attuale delle azioni, che ha dunque hanno grande chance di essere rivalutato dagli investitori. Stesso discorso per un’altra società giapponese come Sysmex, la più grande azienda di analisi del sangue al mondo.