Sabato 31 Agosto 2024

E-commerce, se la banca si converte alle mini rate

"BUY NOW, PAY LATER"; compra adesso e paga più avanti. È la formula che oggi spopola tra chi è abituato...

"BUY NOW, PAY LATER"; compra adesso e paga più avanti. È la formula che oggi spopola tra chi è abituato a fare acquisti sulla rete di internet, dove i grandi rivenditori permettono sempre più spesso di saldare la somma spesa in forma dilazionata, suddividendola in tre o quattro rate anche quando si tratta di piccoli importi. La formula del buy now, pay later (Bnpl) è qualcosa di un po’ diverso rispetto ai classici prestiti al consumo, disponibili di solito per acquistare beni durevoli come l’auto o gli elettrodomestici. I finanziamenti di questo tipo hanno infatti dei piani di rimborso più lunghi e prevedono il pagamento di interessi sul debito. Con il Bnpl, invece, non ci sono interessi e l’importo viene saldato nell’arco di soli 4 mesi, quasi sempre con un addebito sulla carta di credito.

A lanciare questa formula sono state aziende emergenti come Scalapay, che ora però ha deciso di allearsi in Italia con un player un po’ più tradizionale come Deutsche Bank. Finora, Scalapay ha permesso ai suoi 6 milioni di utenti di effettuare acquisti online (ma anche nei negozi tradizionali) suddividendo i pagamenti fino a 5mila euro in 3 o 4 rate. Ora, grazie a questa collaborazione, la gamma di soluzioni di rateizzazione si amplia dando ai clienti italiani la possibilità di scegliere il buy now pay later offerto direttamente da Scalapay, oppure di selezionare le proposte di pagamento dilazionato di Deutsche Bank rimborsabili in 6, 9 o 12 rate. Inoltre, per soddisfare esigenze di più lungo termine, l’opzione di credito al consumo di Deutsche Bank sarà disponibile fino a un massimo di 36 rate per importi entro i 15mila euro. La partnership, secondo le due società che l’hanno siglata, si inserisce nel solco di un megatrend che sta trasformando le abitudini dei consumatori. Oggi si inizia infatti a parlare dell’avvento della subscription economy, un nuovo modo di fare acquisti basato sull’idea di ripartire il pagamento di un servizio per il tempo in cui se ne usufruisce, ottimizzando la spesa. "Il percorso avviato con Scalapay rappresenta un’opportunità importante per accelerare l’evoluzione digitale del nostro business, in linea con la strategia del gruppo", ha dichiarato Marco Colombo, manager di Deutsche Bank in Italia che è a capo delle attività B2B (business to business) della banca.

"È un traguardo importante per noi lavorare con Deutsche Bank, uno dei leader nel credito al consumo ma anche del sistema bancario che ci consente di innovare al di fuori del perimetro del Bnpl classico", ha dichiarato invece Simone Mancini, ceo di Scalapay. Mentre nascono alleanze trasversali tra player tradizionali ed emergenti, i finanziamenti sotto forma di buy now pay later crescono con tassi a due cifre. Nel secondo semestre del 2023, i loro valore è infatti salito del 35% rispetto allo stesso periodo del 2022, grazie anche all’effetto trainante della sempre maggiore diffusione del commercio elettronico. A dirlo sono le ultime rilevazioni della società di informazioni creditizie Crif che ha tracciato anche un profilo dei consumatori abituati a utilizzare questa formula. Nel 75% dei casi si tratta di appartenenti alla cosiddetta generazione X, cioè i nati il 1965 e il 1979, e alla generazione Millennial, che include i nati tra il 1980 e il 1996.

È comunque in aumento, secondo le rilevazioni di Crif, anche la quota di utilizzatori del Bnpl che fanno parte della generazione del baby boom, cresciuti nel dopoguerra, negli anni del miracolo economico e giunti ormai nella terza età. Il reddito medio dei consumatori che pagano gli acquisti in due o tre rate è invece attorno a 1.600 euro.