Domenica 1 Settembre 2024

Buon compleanno al Bitcoin inserito dalla Sec tra gli Etf

MIGLIOR REGALO DI COMPLEANNO non poteva esserci per i Bitcoin, la prima criptovaluta al mondo che nei giorni scorsi ha...

Buon compleanno al Bitcoin inserito dalla Sec tra gli Etf

Buon compleanno al Bitcoin inserito dalla Sec tra gli Etf

MIGLIOR REGALO DI COMPLEANNO non poteva esserci per i Bitcoin, la prima criptovaluta al mondo che nei giorni scorsi ha festeggiato i primi 15 anni di vita e ha ottenuto dalla Sec, l’ autorità di vigilanza finanziaria statunitense, il via libera alla commercializzazione di prodotti di investimento basati sulla valuta digitale. L’ingresso tra gli Etf, i fondi negoziati in Borsa, è una decisione storica per la criptovaluta il cui valore è aumentato di quasi il 160% nel 2023. L’autorizzazione di questi Etf consentirà agli investitori istituzionali e al dettaglio di investire più facilmente attraverso prodotti di risparmio regolamentati, senza dover detenere direttamente direttamente i Bitcoin. Un rally in Borsa che ha portato la divisa digitale prima a balzare sopra quota 46.000 dollari, il livello più alto raggiunto negli ultimi 21 mesi.

Niente di strano per chi è abituato a compiere speculazioni con questo tipo di valute, un esercizio per cuori temprati alle emozioni forti. Nella sua breve storia la moneta elettronica ha raggiunto il picco di 65.442 dollari per poi precipitare a 56,22 dollari, facendo della volatilità la sua caratteristica intrinseca. Inventato nel 2008 dal giapponese Satoshi Nakamoto il Bitcoin non è stata la prima valuta elettronica, ma indubbiamente quella che ha riscosso più successo, forse perché è stata la prima valuta blockchain protetta crittograficamente. Proprio la sicurezza delle transazioni ha decretato il suo successo, oltre alla suggestione di poter ricorrere a una valuta non legata a una commodity fisica come l’oro o il petrolio e men che meno a uno Stato, come il dollaro o l’euro. Proprio la sua estrema volatilità negli anni ha rappresentato un limite e anche un’irresistibile attrazione: un limite per gli investitori più tranquilli, abituati se non a rendite sicure almeno a fluttuazioni contenute, una tentazione per chi non teme il rischio ed è alla ricerca di un modo per far lievitare il proprio capitale in un tempo ridotto, guadagnando anche il 10% in un solo giorno, naturalmente accettando tutti i rischi del caso. Al momento della loro emissione, ormai 15 anni fa, i Bitcoin valevano meno di un centesimo: nel maggio del 2010 un imprenditore nel spese 10.000 per acquistare due pizze in quella che rimane la prima transazione in Bitcoin del mondo reale: al valore attuale una spesa di 460 milioni di dollari.

La lenta salita delle quotazioni è iniziata nel febbraio del 2011, quando i BTC hanno superato la quotazione di un dollaro, in un rapporto di cambio paritario 1 a 1, ma già una manciata di mesi più tardi il valore dei Bitcoin aveva preso il volo e la moneta elettronica veniva scambiata oltre i 10 euro. Ci sono voluti un paio d’anni per riuscire a superare il valore di 100 euro, nel 2014 il loro valore oltre i 1.000 euro. Alla fine del 2017 un Bitcoin valeva oltre 17.000 euro e quello che fino ad allora era stato poco più di un fenomeno di nicchia è diventato di massa. Tanti investitori, molti poco informati, si sono lasciati tentare dalla regina delle criptovalute che purtroppo ha giocato loro un brutto scherzo: dopo il picco il valore è crollato del 50% scendendo fino a 2.500 euro. Negli ultimi anni il rally è ripartito e oggi il tasso di crescita annuale composto del Bitcoin supera il 110% ben al di sopra della quotazione del Nasdaq, di poco superiore al 17%, e dell’oro. Nonostante Larry Fink, ceo di BlackRock, poche settimane fa l’abbia definito il nuovo “oro digitale” molti grandi investitori continuano a mantenere un atteggiamento prudente e scettico nei suoi confronti. Tra questi c’è Warren Buffett che in un incontro con gli investitori del 2022 ha detto che non scambierebbe un Bitcoin neppure per 25 dollari.