Venerdì 26 Aprile 2024

"Fibra ottica, autostrada digitale fino a casa"

Parla Paolo Perfetti, direttore Technology di Open Fiber

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"La fibra ottica è l’unica soluzione a prova di futuro in grado di sostenere il traffico dati del Paese", Paolo Perfetti, (nella foto) direttore Technology di Open Fiber non ha dubbi: la tecnologia FTTH, cioè la fibra fino a casa, è la scelta migliore per dotare il Paese delle necessarie autostrade digitali.

Gli italiani sono costretti a casa per via del Covid-19, quanto è aumentato il traffico sulla vostra rete?

"Il traffico è aumentato, a seconda delle zone, del 40-70% in download e fino al 300% in upload. Abbiamo visto anche una maggiore costanza del profilo di traffico: al picco tipico della fascia serale si sono affiancati incrementi importanti, praticamente un raddoppio di quanto si registrava prima del lockdown, al mattino e nel pomeriggio. Nessun problema sulla nostra rete che dispone delle più recenti tecnologie ed ha battuto diversi record di velocità negli ultimi mesi".

Quali sono le applicazioni ‘bandivore’ e quali tipologie di rete possono meglio supportarle?

"Nell’ordine di maggiore occupazione di banda sono lo streaming video, il gaming, il download di contenuti multimediali, collaborazione e videocomunicazione. Nella nostra esperienza di smartworking l’utilizzo delle piattaforme di collaboration è incrementato di 5 volte. È ormai universalmente riconosciuto come la rete FTTH sia l’unica in grado di offrire il maggior grado di flessibilità per far fronte all’incremento del traffico garantendo qualità per il cliente e la digitalizzazione del Paese".

In concreto, quali sono le differenze tra una rete completamente in fibra ottica rispetto ad una misto-rame?

"Le reti in rame o ibride FTTC hanno non solo delle limitazioni in termini di massima capacità, insufficiente per corrispondere alla domanda di banda di ambienti sempre più iperconnessi, ma anche prestazionali in presenza di molteplici utilizzatori nell’ambito del bacino di copertura. Questo spiega perché le reti FTTC soffrono nelle ore di maggior occupazione della rete".

In Italia esiste al momento, e in prospettiva, il pericolo di sovraccarico delle reti con conseguenti disagi per i cittadini?

"Le reti fisse saranno sempre messe alla prova sulla loro tenuta, considerando che già oggi l’80% del traffico dati viene gestito sotto copertura fissa e Wi-Fi. Questa percentuale potrebbe ancora aumentare. In futuro, ci sarà un forte impulso all’adozione di servizi digitali quali sanità digitale, e-commerce, smart working ed e-learning, e in generale le aziende rivedranno i propri processi produttivi. Non prevediamo per la nostra rete delle situazioni di congestionamento proprio per la scelta tecnologica in fibra. Non solo usiamo la migliore tecnologia attiva presente sul mercato, siamo attenti anche alla qualità dei materiali che compongono la rete passiva: recentemente abbiamo ricevuto la certificazione del laboratorio Rina Consulting – che ha evidenziato la completa conformità dei cavi alle specifiche tecniche di riferimento e la qualità della fibra ottica che viene impiegata nella nostra infrastruttura".

Cosa sta facendo Open Fiber per contribuire ad evitarlo?

"Innanzitutto, continuare a puntare sulla espansione del nostro progetto a banda larga FTTH, la fibra fino alla sede del cliente. Numerose attività economiche, servizi essenziali, scuola e attività culturali, servizi sanitari di emergenza e di localizzazione sono assicurati nonostante il lockdown. Questa pandemia ci sta dando la consapevolezza del valore delle infrastrutture di TLC e della necessità di continuare ad investire in questo settore".

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