"Abbiamo mantenuto le promesse". Il presidente John Elkann accarezza gli azionisti Ferrari, riuniti in assemblea ieri ad Amsterdam, annunciando risultati record per il 2023 e proponendo loro un dividendo di 2,443 euro per azione, in crescita del 35% rispetto all’anno precedente, pari a un ammontare complessivo di circa 440 milioni di euro.
"Nonostante le difficoltà dovute a un contesto macroeconomico complesso, si sono confermate la forza del brand e la vitalità dell’azienda – ha aggiunto Elkann – L’unicità di Ferrari nel settore del lusso è evidente non solo nei nostri solidi risultati finanziari, che stabiliscono nuovi record, ma anche nella prevedibilità e nella costanza dei risultati, tutti fattori che contribuiscono a infondere fiducia negli investitori".
Il presidente ha poi annunciato il risultato del piano di azionariato diffuso, che ha dato la possibilità a tutti i dipendenti di diventare azionisti della casa di Maranello ricevendo azioni una tantum, a titolo gratuito: "Sono felice di comunicarvi che il 98,7% dei nostri lavoratori in Italia ha aderito a questa iniziativa di successo, che andremo a estendere a tutti i nostri colleghi a livello globale".
"Siamo in linea con gli obiettivi del piano industriale – ha assicurato l’ad Benedetto Vigna – Nel 2024 vediamo una crescita dei ricavi e un consolidamento dei margini che cresceranno verso la fine del piano". Il manager ha poi ricordato la centralità dell’innovazione in Ferrari, con 180 brevetti depositati nel 2023 e il lancio di tre nuovi modelli nel 2024. Progressi anche nell’impatto ambientale, con la riduzione delle emissioni del 16% rispetto al 2021. Vigna ha anche annunciato che il 21 giugno a Maranello sarà inaugurato il nuovo e-building dove saranno realizzate batterie e assi per le auto elettriche, "una struttura che rientra in un più ampio impegno sul fronte dell’innovazione".
L’assemblea del Cavallino Rampante ha rieletto tutti gli amministratori che si sono candidati. John Elkann e Benedetto Vigna sono stati confermati amministratori esecutivi, mentre Piero Ferrari, Delphine Arnault, Francesca Bellettini, Eduardo H. Cue, Sergio Duca, John Galantic, Maria Patrizia Grieco, Adam Keswick e Michelangelo Volpi sono stati rieletti amministratori non esecutivi. Inoltre l’assemblea ha rinnovato al cda, per un periodo di diciotto mesi, l’autorizzazione ad acquistare azioni ordinarie della società fino a un massimo del 10% delle azioni ordinarie.
Intanto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha confermato i colloqui del governo con la cinese Dongfeng per stabilire un impianto produttivo in Italia. "Sì, c’è una interlocuzione con diverse case automobilistiche, non soltanto asiatiche" ha detto a margine del Forum Confcommercio. E d’altra parte "l’Italia è l’unico Paese in Europa con una sola casa automobilistica, al contrario per esempio di Francia, Germania, Polonia, e questa è un’anomalia".