Giovedì 6 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Enel riduce l’indebitamento di 1,2 miliardi

E-distribuzione, il braccio di Enel che si occupa di reti, perfeziona la cessione ad A2a, maxi-utility partecipata dai Comuni...

Flavio Cattaneo, ad di Enel

Flavio Cattaneo, ad di Enel

E-distribuzione, il braccio di Enel che si occupa di reti, perfeziona la cessione ad A2a, maxi-utility partecipata dai Comuni di Milano e Brescia, di cavi a bassa tensione, cabine e circa 800mila utenze nelle due aree lombarde di pertinenza. Il corrispettivo dell’operazione, definito sulla base di un Enterprise Value di circa 1,35 miliardi di euro, è pari a circa 1,2 miliardi e consente al venditore Enel un equivalente effetto positivo sull’indebitamento. Per almeno un anno E-distribuzione resta nel capitale con il 10% per agevolare l’avvio della nuova società. Successivamente potranno essere esercitate opzioni di acquisto e di vendita per lasciare l’intero pacchetto azionario nelle mani di A2a. L’operazione era stata annunciata lo scorso 9 marzo e già rientra nel piano strategico di A2a, annunciato in novembre, che prevede una Rab (attività regolata, ndr) elettrica di 3,4 miliardi al 2035.

Per Enel, una mossa che "razionalizza la gestione delle reti di distribuzione che operano e interagiscono in Lombardia ed è coerente con l’obiettivo di sostenibilità finanziaria del gruppo". Il passaggio di mano di 12mila chilometri di cavi a bassa tensione, insieme a 60 cabine primarie e 9.500 secondarie, con 800mila contatori, è favorito anche dall’appetibilità commerciale del territorio, urbanizzato e industrializzato, su cui l’azienda energetica lombarda (che sale così a 2 milioni di contatori gestiti) punta a espandersi proprio nel mercato elettrico, riducendo la presenza in quello della distribuzione di gas. Non a caso, il 19 dicembre A2a ha annunciato la cessione di parte dell’infrastruttura per il metano operativa nelle aree di Brescia, Bergamo, Lodi, Cremona e Pavia, che passa ai veneti di Ascopiave per 430 milioni di euro, cifra utile proprio a finanziare la trasformazione della società.

Di contro, Enel conferma il proprio piano industriale, "che prevede circa 12,2 miliardi di euro di investimenti nel triennio per le reti in Italia", lavori che serviranno a migliorare l’offerta "ai 31 milioni di utenti finali che E-distribuzione continuerà a servire". Soddisfatto anche l’ad di A2a Renato Mazzoncini, per il quale "il gruppo incrementa i contatori gestiti del 70% e conta di investire sulla distribuzione 4 miliardi entro il 2035".

Barbara Calderola