Martedì 16 Aprile 2024

Design Week, un Metaverso a parte. Migliaia di visitatori sono virtuali

Dopo Cannes, la realtà aumentata sbarca anche alla settimana milanese. "Abitare fa rima con futuro"

L’ingresso dell’università Bicocca nel Metaverso con laboratori di Psicologia "aumentata"

L’ingresso dell’università Bicocca nel Metaverso con laboratori di Psicologia "aumentata"

Gli analisti sono (quasi) tutti d’accordo: tra un paio d’anni il mercato del Metaverso sfiorerà gli 800 miliardi di dollari. E mentre i brand si equipaggiano per cogliere il potenziale, s’attrezzano le università per studiarlo, per analizzare la reazione del consumatore nel web 3.0 e per sperimentare nuove formule. Dal Metaverse Marketing Lab del Politecnico di Milano, l’ultimo nato, ai centri di ricerca del dipartimento di Psicologia di Bicocca, passando dal Mvo-Metaverse Observatory della Iulm, che indaga le strategie comunicative nei diversi contesti di mercato, fashion e cultura inclusi. D’altronde anche il festival di Cannes non ha resistito alla tentazione di entrarci e Jovanotti ha creato il suo Jovaverso: farà entrare i fan pure in camerino.

Arte, gioco, business. Così il Metaverso ha fatto capolino nella Design Week di Milano dal 7 al 12 giugno, nonostante fosse l’edizione della presenza di massa e del ritorno alla tradizione, dopo due anni di stop, con 400mila visitatori in carne e ossa. "Il concetto di Metaverso non è nuovo, è innovativo cosa si può fare nel Metaverso e come si può comunicare – spiega Emma Zavarrone, professoressa di Statistica sociale della Iulm, al timone dell’Mvo –. Abbiamo avuto diversi esempi dall’avatar custom fit, al bar virtuale passando per fashion week e design week". Che è stata analizzata nella sua veste tradizionale, nel design digitale rivoluzionato dai cosiddetti Nft (Non Fungible Tokens) e in quel Metaverso che ambisce a fare incontrare i due pianeti, tra realtà aumentata e criptovalute.

"Il virtuale sta timidamente entrando anche nel settore dell’arredamento, fornendo alcuni spunti di esperienza futura – sottolinea Zavarrone –. La presenza della proiezione virtuale attraverso il Metaverso è stata protagonista della Design Week in modo non pervasivo ma incisivo". Per quantificare in che misura l’esperienza virtuale del consumatore abbia trovato spazio al Salone del Mobile 2022 e a quali contesti sia associata, il laboratorio Mvo ha messo sotto la lente i discorsi online contando "1.997 i tweet, dal 7 al 12 giugno, in cui il futuro compare insieme all’abitare . Il 4,12% della narrazione sull’evento si basa sull’esposizione virtuale e sulle installazioni – spiega Zavarrone –. La virtual exhibition è connessa all’esperienza del fruitore, agli spazi domestici e alla materialità dei prodotti per il 2,85%; all’idea di progresso per l’1,74% che a sua volta è correlato alla sostenibilità ambientale".

"In generale, per quanto riguarda la comunicazione, da gennaio stiamo monitorando sia online che offline cosa succede intorno al Metaverso – conclude la docente –. Il sentiment è in prevalenza positivo, pochi internauti manifestano rabbia o paura. Nei settori indagati notiamo la presenza di imprenditori visionari auspicando che riusciranno a trainare i più conservativi. Il Metaverso rappresenta una evoluzione del nostro quotidiano, è realistico che al momento si confrontino detrattori e sostenitori, ci vorrà un po’ di tempo per sfruttare tutte le potenzialità".