Venerdì 3 Maggio 2024

Dl Fisco, una lotteria per chi paga con carta. Multe a chi non accetta il Bancomat

Digital tax per i colossi del web, 300 milioni per la rete ferroviaria, sale la tassa sulla fortuna. Multa di 30 euro ai negozianti che non accettano il Bancomat. Ancora da scrivere la parte sul carcere agli evasori

Roberto Gualtieri (Ansa)

Roberto Gualtieri (Ansa)

Roma, 15 ottobre 2019 - Tetto per l'utilizzo dei contanti da tremila a mille euro, subito digital tax al 3% per i colossi del web, una lotteria speciale per chi effettua (e incassa) pagamenti elettronici. E una multa che parte da 30 euro per i negozianti che non accettano Bancomat (o carta). Sono queste le principali novità che emergono dall'ultima bozza del decreto fiscale 2020 collegato alla manovra economica. Il testo è datato 14 ottobre, comprende 55 articoli e, contrariamente a quando filtrava questa mattina, potrebbe essere approvato già nella notte in Consiglio dei ministri, con la formula 'salvo intese' (lasciando spazio a modifiche), insieme alla legge di Bilancio. Si va dalle misure di contrasto all'evasione fiscale e contributiva, alle nuove tasse sui giochi, fino alle norme per modificare la legge sui reati tributari (Decreto 74 del 2000). E proprio quest'ultimo capitolo, che dovrebbe contenere la stretta sul carcere agli evasori chiesta dal M5s, è ancora da scrivere: nella bozza è stato aggiunto il titolo, ma manca la norma. Ecco, di seguito le principali misure contenuto nel Dl Fisco.

Tetto al contante

La soglia per l'uso del contante passa da tremila a mille euro. La norma è ancora oggetto di discussione e potrebbe essere limata nelle successive versioni. Italia Viva chiede che l'abbassamento della soglia avvenga solo in parallelo all'azzeramento delle commissioni bancarie sulle carte di credito per tutti e per tutte le somme. 

Ferrovie

Nel decreto si autorizza Rete Ferroviaria Italiana (gruppo Fs) a spendere 300 milioni nel 2019 per finanziare investimenti "infrastrutturali per il miglioramento della sicurezza della rete ferroviaria nazionale".  Lo stesso articolo prevede che a Rfi "non si applicano i vincoli di obblighi in materia di contenimento della spesa pubblica previsti dalla legge" e che la società "conserva autonomia finanziaria e operativa", fermo l'obbligo di informativa ai Ministeri competenti.

Seggiolini

Previste agevolazioni anche sotto forma di un contributo per la somma di 30 euro, per l'acquisto di dispositivi di allarme "antiabbandono" diventati obbligatori per i seggiolini destinati ai bambini di età inferiore ai 4 anni. Il contributo di 30 euro è previsto "per ciascun dispositivo acquistato fino ad esaurimento delle risorse disponibili" pari a 15,1 milioni nel 2019 e 1 milione per il 2020.

Digital tax

La relazione tecnica al decreto stabilisce l'introduzione da subito della digital tax che frutterà 600 milioni su base annua. L'imposta sui servizi digitali prevede un'aliquota del 3% sui ricavi da applicare ai soggetti che prestano servizi digitali e che hanno un ammontare complessivo di ricavi non inferiore a 750 milioni e un ammontare di ricavi derivanti dalla prestazione di servizi digitali non inferiore a 5,5 milioni. Le soglie vanno calcolate rispetto ai ricavi conseguiti l'anno precedente; l'esigibilità dell'imposta è prevista a fine 2020, senza necessità di decreto attuativo ad hoc. Introdotta un'eventuale sunset clause, cioè l'imposta resta in vigore fino all'attuazione delle disposizioni che deriveranno da accordi raggiunti nelle sedi internazionali.

Lotteria per le carte 

Non solo la lotteria degli scontrini: entra nel decreto fiscale anche un premio speciale per chi paghi con la carta di credito. Per incentivare l'uso di sistemi di pagamento elettronici, viene creata una specifica estrazione di premi riservati tanto ai consumatori quanto ai negozianti, qualora il pagamento avvenga con carte o bancomat. Per i premi della nuova lotteria vengono stanziati 70 milioni di euro. 

Multa per chi non accetta il Bancomat

L'obbligo di accettare il pagamenti elettronici c'era, ma mancava la sanzione. Adesso è arrivata, ammonta a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l'accettazione del pagamento con mezzi elettronici. 

Tassa sulla fortuna

Sale la 'tassa sulla fortuna': per le vincite superiori a 500 euro il prelievo passa dal 12% al 15%. La norma si riferisce a slot, Gratta&Vinci e vari tipi di enalotto e individua 5 scaglioni, che arrivano al 25% del prelievo per vincite oltre i 10 milioni. Le stime indicano in 96,3 milioni di euro i maggiori introiti per lo Stato all'anno, anche se nel 2020 saranno circa la metà: la decorrenza è fissata al primo maggio "per consentire i necessari adeguamenti tecnologici dei sistemi di gioco".

Veicoli merci

Per rinnovare il parco veicoli di trasporto merci su strada sono stati stanziati 15,7 milioni di euro per l'anno 2019. Lo stanziamento è destinato ai veicoli delle imprese attive sul territorio italiano iscritte al R.E.N. il contributo è compreso fra un minimo di 2mila euro e un massimo di 20 mila per ciascun veicolo nuovo acquistato (anche in locazione finanziaria) in seguito a rottamazione di veicoli fino a euro 4 di massa pari o superiore a 3,5 tonnellate. 

Pmi

Al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sono assegnati 700 milioni per l'anno 2019.

Precompilata Iva

L'Agenzia delle entrate elaborerà la precompilata Iva "a partire dai dati del 2021". Il decreto fiscale sposta "al secondo semestre del 2020 l'avvio del processo che prevede la predisposizione delle bozze dei registri Iva" da parte dell'Agenzia. Ma, viene spiegato, "considerato che la bozza della dichiarazione annuale Iva relativa al 2020 risulterebbe incompleta", si precisa che la precompilata "verrà elaborata dall'Agenzia a partire dai dati del 2021". 

Non c'è compensazione cartelle-rimborsi

Salta, nell'ultima bozza del decreto fiscale, la compensazione di eventuali cartelle esattoriali direttamente con i rimborsi delle tasse. La misura compariva nelle prime bozze e consentiva di fatto allo Stato di trattenere il saldo dei debiti dei contribuenti prima di erogare i crediti d'imposta e consentiva un recupero di gettito di quasi mezzo miliardo.

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