Martedì 30 Aprile 2024

Cybersicurezza, 4mila attacchi hacker al giorno a strutture critiche dello Stato

Proposta dell'Angi e delle big tech al governo: cabina di regia sul 5G

Cybersicurezza, internet (foto iStock)

Cybersicurezza, internet (foto iStock)

Roma, 8 ottobre 2019 - La quinta rivoluzione rivoluzione industriale è già qui. Come ogni rivoluzione porta con sè opportunità e insidie. A partire dal tema del 5G e della cyber sicurezza. L’Italia è pronta per cogliere le prime e scansare le seconde?

Un pacchetto di proposte è in arrivo. Lo stanno mettendo a punto big del settore, università e istituzioni grazie a un confronto trasversale promosso da ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori), la prima organizzazione nazionale no profit interamente dedicata al mondo dell’innovazione. Oggi alla Camera dei deputati si è riunito il primo tavolo sul tema ‘5G, telecomunicazioni e cybersicurezza” con aziende di primo piano come Nokia Italy, INTEL Corporation, Samsung Electronics Italia, Iliad, Linkem, Hewlett Packard Enterprise e gli esponenti dell’intergruppo Innovazione di Montecitorio Luca Carabetta (M5s), Massimiliano Capitanio (Lega) e Federico Mollicone (Fd’I). Una discussione trasversale che si condenserà in un paper, cioè una serie di proposte legislative concrete da inserire come emendamento in disegni di legge già in discussione oppure in uno strumento legislativo ad hoc.

La prima proposta è quella di una cabina di regia pubblico-privato sul 5G, la rete del futuro sulla quale viaggeranno miliardi di dati, anche sensibili. “Le smart city ad esempio – sottolinea Gabriele Ferrieri, presidente Angi - sono le piattaforme chiave sulle quali si testerà la portata innovativa della quinta generazione mobile, ma spesso i piani di realizzazione procedono lentamente a causa della difficoltà di coordinare tutti gli attori coinvolti”. Costruire le autostrade digitali, dunque, per le quali servono grossi investimenti, considerando che ci sono ancora zone del Paese che non hanno nemmeno il 3G. E poi renderle sicure. "In termini di cybersecurity  - spiega - stiamo ancora troppo indietro ed è un problema da non sottovalutare, pensiamo ad esempio all'ultimo attacco hacker in ordine di tempo, avvenuto solo pochi giorni fa, che ha colpito la famosa società di giochi per dispositivi mobili Zynga Inc". Nel mirino strutture critiche nazionali ma anche i dati sensibili di tutti noi. Una cifra che è emersa dal tavolo, ad esempio, è che le strutture critiche statali ricevono circa 4mila attacchi hacker al giorno. Il sistema, rileva Ferrieri, "è ancora fortemente vulnerabile, centinaia di attacchi al giorno sia contro aziende private che nel settore pubblico. Gli investimenti devono essere mirati a garantire la sicurezza dell’infrastruttura, con un’ottimizzazione degli interventi pubblici e privati”.

I dati sono la nuova materia prima da cui estrarre valore: ad oggi ci sono circa 3,5 miliardi gli utenti Internet che nel 2020 diventeranno 6 miliardi, una mole enorme di informazioni che saranno trasportate da 200 miliardi di sensori. Sulla capacità di analizzarli e costruirci sopra strategie si gioca la supremazia delle aziende e dei Paesi. In tutto questo il 5G è una tecnologia particolarmente sensibile, non solo politicamente perché i big del settore sono cinesi, ma anche perché consente di entrare nel merito dei dati trasmessi, permette cioè di vedere che tipo di file passano sulla rete: video, audio, testi, ecc...

Per tutti questi motivi, ANGI propone un tavolo che sia “il più inclusivo possibile ed aperto a partnership in grado di creare un dialogo nel tempo che dia ascolto ai giovani”. Ed è solo l’inizio perché questi tavoli diverranno un appuntamento fisso sui temi dell’Agenda digitale. A novembre si parlerà di intelligenza artificiale e, anche da lì, usciranno proposte legislative.

All’Intergruppo innovazione il compito di raccogliere e portare avanti le richieste del mondo corporate per la quinta rivoluzione industriale.

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